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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Guido Bertolaso: “Rifiuti, c'è qualcosa che non mi torna”

Tornano i rifiuti in strada, anche in centro, e Bertolaso dichiara di non capire come sia possibile. A Terzigno si lotta contro le discariche mentre il fantasma di un problema non risolto echeggia sulla città

bertolasoGuido Bertolaso, mentre la città è di nuovo invasa dai rifiuti e a Boscoreale si lotta contro le discariche, torna a parlare del problema immondizia a Napoli, quel problema risolto con la fine dell'emergenza dichiarata l'anno scorso. E lo fa ancora a modo suo, come quando disse che "Napoli è ordinariamente sporca" e come un allenatore di una squadra in crisi che non sa bene cosa rispondere ai cronisti, esclama, quasi cadendo dalle nuvole: "Non si capisce per quale ragione oggi ci sia a Napoli la spazzatura nelle strade, c'é qualcosa che non mi torna."

Bertolaso, intervenuto alla trasmissione 'Radio anch'iò, spiega che stiamo assistendo "a dei tentativi di smarcarsi, di passare il cerino a qualcun altro o di dire che qualcosa non è stata fatta bene quando ce ne siamo occupati noi". Tentativi che però non hanno ragione di esistere: "abbiamo fatto le discariche e sistemato il ciclo di raccolta della spazzatura - sottolinea - avviato la raccolta differenziata in maniera seria e realistica e abbiamo aperto l'impianto di Acerra, che a detta di tutti e il miglio termovalorizzatore che c'é in Italia". Dunque, conclude "non si capisce perché oggi vi sia la spazzatura nelle strade".

Rifiuti centro storico di Napoli Marzo 2010


Mentre a Bertolaso qualcosa non torna, proviamo a tracciare qualche linea sul problema.
Dopo l'esplosione dell'emergenza rifiuti che portò Napoli all'attenzione dei media come capitale della sporcizia e del degrado, finalmente si intervenne, politici e protezione civile arrivarono in città e, dopo un po' di tempo, la situazione parve risolta. Risolta nel centro della città in particolar modo. A settembre del 2009 in via Vecchia Comunale a Piscinola, per esempio, si denunciavano discariche a cielo aperto e si ipotizzavano ronde ambientali per ovviare al problema. Solo pochi mesi prima, a giugno del 2009, Berlusconi dichiarava che "Napoli è tornata al livello di civiltà che merita" chiarendo che l'emergenza era risolta e che da quel momento le autorità locali avevano il compito di non far tornare la spazzatura nelle strade.

Sempre nel settembre 2009, tornando al capo della Protezione Civile, per Bertolaso la procura di Napoli chiede il rinvio a giudizio per gestione abusiva dei rifiuti, con delega all'emergenza rifiuti. A dicembre dello stesso anno però, tutto sembra risolto, termina la gestione commissariale dell'emergenza rifiuti, e Bertolaso dichiara il suo amore per la Campania tutta dichiarando di aver risolto il problema "per amore di questa terra". Legambiente si dichiara "sconcertata" invece e in quei giorni, come se non bastasse, l'Unione Europea condanna l'Italia sul caso dei rifiuti in Campania.

Nonostante l'intervento a gamba tesa della Ue, tutto è finito dunque, ma forse più a parole che nei fatti: è marzo 2010 e i rifiuti riappaiono nelle strade della provincia. Si arriva a giugno scorso e nella periferia così come in "quartieri-bene" si torna a vedere la spazzatura. Senza guardare ancora troppo indietro, basta fare un balzo alla settimana scorsa e ricordarsi dei problemi al termovalorizzatore di Acerra e vedere, per l'ennesima volta, tonnellate di rifiuti in strada e la raccolta che arranca.

La domanda che viene da porsi a questo punto è: Napoli l'ha veramente mai vista sparire l'immondizie dalle strade?


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