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Cronaca Zona Industriale / Via Galileo Ferraris

Bambini rom lasciati senz'acqua, Manfredi: "Cerchiamo soluzioni"

Sono almeno quaranta i minori nell'insediamento di via Galileo Ferraris, dove da giorni l'Abc ha interrotto il servizio idrico

Sono ancora senz'acqua le settanta persone di etnia rom, di cui quaranta bambini, che occupano gli spazi abbandonati dell'ex Enel in via Galileo Ferraris, a due passi dalla stazione centrale di Napoli. Dopo il servizio-denuncia di NapoliToday sui rischi di salute e igienico-sanitari di questa situazione qualcosa si è mosso. Nella giornata di ieri, il parroco don Enzo Cozzolino ha fatto pervenire nel campo centinaia di bottiglie d'acqua e pare che si sia riaperta la possibilità di ricevere rifornimenti dalla protezione civile. Una soluzione tampone che però non risolve l'emergenza umanitaria.

Questo insediamento è nato quattro mesi fa, dopo che centinaia di persone erano state sgomberate dall'ex mercato ortofrutticolo, colpito da un incendio. La situazione si è complicata quando alcune settimane fa Abc è dovuta intervenire per un guasto. L'azienda comunale ha chiuso il servizio per due motivi: tamponare la perdita dovuta al guasto e perché considera abusivo l'insediamento e, quindi, senza possibilità di intestare il contratto a un ente o persona fisica. Per alcuni giorni, l'acqua è stata garantita dalla protezione civile che, però, ha smesso di riempire le cisterne già il 19 luglio.

il post di antonio bassolino-2Dopo le segnalazioni arrivate dal consigliere comunale Massimo Cilenti, presidente della commissione Politiche sociali, e di Antonio Romano, operatore della Caritas che sta seguendo il processo di integrazione delle famiglie rom, è arrivato anche l'appello di Antonio Bassolino via Facebook: "E' impensabile e inaccettabile che, come scrive NapoliToday, in queste settimane di caldo torrido vi siano famiglie con anziani e bambini che non possono avere accesso all’acqua. E' doveroso offrire subito a tutte queste persone una soluzione e la più ragionevole è quella di installare una fontanina pubblica, così come si e’ fatto in situazioni analoghe in altre zone della città". 

A margine della presentazione del progetto per il sito di compostaggio di Napoli Est, il sindaco Gaetano Manfredi ha assicurato che "...il Comune, con l'assessore Luca Trapanese, sta valutando le possibili soluzioni per fornire acqua a queste persone". Trapanese, responsabile delle Politiche sociali, precisa: "Siamo stati noi a pregare la protezione civile di portare l'acqua al campo. Abbiamo proposto a queste famiglie di spostarsi altrove, in un nostro campo dove c'è acqua e luce. Abc non può ripristinare l'acqua per una questione legale, perché la loro presenza è abusiva. Adesso stiamo cercando di installare una bocchetta fuori la struttura ma c'è un problema legato a una perdita che Abc non ha mai riparato. Ho richiesto alla protezione civile di portare altra acqua. Di più, in questo momento, non possiamo fare e i volontari non ci stanno aiutando a convincere queste persone a spostarsi".

La Caritas, per voce di Antonio Romano, fa sapere che lo spostamento non è ipotizzabile per due ordini di motivi: "I bambini di questo campo vanno nelle scuole del territorio e chi lavora lo fa in questa zona. In secondo luogo i luoghi proposti dal Comune, come la Deledda, sono allo stremo e non in condizione di accogliere altre persone".  

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