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Sabato, 30 Marzo 2024
Cronaca

Linea Alta Velocità Napoli-Bari: sono partiti i nuovi lavori

Presenti il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio e presidenti delle Regioni Campania e Puglia, Vincenzo De Luca e Michele Emiliano. Da ottobre 2016 via con i principali cantieri

Avviati oggi i cantieri delle opere civili necessarie per il potenziamento infrastrutturale e tecnologico dell’itinerario Alta Velocità/Alta Capacità Napoli – Bari, in linea con l’iter dei lavori indicato dal decreto Sblocca Italia. Si tratta della prima fase degli interventi programmati. Da ottobre 2016 saranno poi avviati i principali cantieri.

In particolare, le opere civili saranno realizzate nel comune di Acerra, la nuova viabilità stradale in località Gaudello e nel comune di Dugenta (BN) il nuovo cavalcavia e la viabilità stradale funzionale alla definitiva eliminazione del passaggi a livello di via Calabroni.

All’avvio dei lavori erano presenti il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio e presidenti delle Regioni Campania e Puglia, Vincenzo De Luca e Michele Emiliano.

Durante l’incontro il commissario straordinario di Governo e amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane Michele Mario Elia ha illustrato la tempistica dei lavori sottolineando la necessità del continuo confronto con gli Enti locali interessati.

L’itinerario AV/AC Napoli – Bari/Lecce/Taranto, inserito nella rete Trans European Network (TEN-T), consentirà di integrare l’infrastruttura ferroviaria del Sud-Est, in particolare la Puglia e le province più interne della Campania, con le direttrici di collegamento al Nord del Paese e con l’Europa.

A opera completata sarà sensibile la riduzione dei tempi di viaggio. Solo tre ore fra Roma e Bari, contro le attuali quattro, e due ore fra Napoli e Bari, rispetto alle attuali tre ore e 40 minuti, incremento della capacità di traffico, aumento dell’offerta di trasporto, sviluppo dell’interscambio modale (ferro/ferro e ferro/gomma) per gli spostamenti fra le grandi aree metropolitane del Sudest, sostenibilità ambientale: sono questi i principali benefici che si otterranno a conclusione dei lavori programmati. Senza dimenticare il significativo impatto sociale previsto, in termini di ricaduta occupazionale: per i primi interventi è stimato l’impiego medio di 2.200 uomini/mese, di cui 2mila occupati nella realizzazione delle opere e 200 nell’indotto.

L’asse ferroviario Napoli – Bari ha anche un ruolo fondamentale per lo sviluppo del Mezzogiorno poiché connette due aree che da sole raggiungono una quota di oltre il 40% della produzione di mercato nel Meridione.

Il costo complessivo a vita intera dell’opera è stimato in circa 6,2 miliardi di euro.

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