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Cronaca

Morto agli arresti in ospedale: disposta l'autopsia

La procura di Napoli vuole l'esame autoptico sul corpo di Stefano Crescenzi, il 36enne romano morto in un ospedale napoletano la scorsa settimana

Otto giorni fa è morto mentre era detenuto in ospedale dopo essere entrato in coma. La procura di Napoli ha disposto l'autopsia sul corpo di Stefano Crescenzi, il 36enne romano morto lo scorso 23 gennaio. L'uomo era entrato in coma all'interno di un ospedale di Napoli dopo aver rifiutato per diverso tempo di alimentarsi in carcere. Crescenzi era stato, infatti, condannato a 23 anni di carcere per l'omicidio di Giuseppe Cordaro, ucciso a Roma nel marzo del 2013. In seguito a quella condanna e nel corso della detenzione, aveva deciso di non alimentarsi più regolarmente ormai da mesi.

Una condizione che era diventata estrema al punto da far chiedere ai suoi difensori un regime detentivo diverso rispetto alla custodia cautelare in carcere. Richiesta mai accolta fino all'aggravarsi dell'uomo e al successivo ricovero. Poi il coma ed il decesso su cui comunque la procura partenopea ha deciso di vederci chiaro disponendo l'esame autoptico per stabilire l'esatto motivo del decesso dell'uomo. L'incarico verrà conferito giovedì 2 febbraio così come i legali di Crescenzi potranno nominare un proprio perito di parte.

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