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Cronaca

Stangata settembrina: rincari dei prezzi oltre il 6 per cento

Generi alimentari, benzina, assicurazioni, libri, Imu e Irpef alle stelle. Nel corso del 2012 serviranno 2.300 euro in più a famiglia. Aumenteranno pesce e prodotti derivati da grano e cereali

L'unico colore a cui si può pensare in una situazione come questa è il nero. Crisi nera, previsioni nere. Settembre significherà rincaro dei prezzi. Una stangata senza precedenti per quei cittadini che sono riusciti ad andare in ferie e troveranno una pessima sorpresa al loro rientro.

Le stime dell'ufficio studi di Confcommercio Napoli parlano chiaro: si attende un aumento del 6 per cento per una famiglia di 4 persone rispetto allo stesso periodo del 2011. Un dato che si innesta con il rapporto annuale Federconsumatori: nel corso del 2012 serviranno 2.333 euro in più a famiglia.

Sono alle stelle generi alimentari, benzina, assicurazione, libri e corredo scolastico, tasse (Imu), imposte (Irpef). Il primato, lo sappiamo, spetta alla benzina che ha superato i 2 euro al litro. Ma l'aumento più odioso, scrive Tiziana Cozzi su La Repubblica, è quello che colpirà prodotti derivati da grano e cereali. Dal prossimo marzo, la pasta costerà circa 15 centesimi in più al chilo. Il cittadino pagherà di più per avere sulla sua tavola pane, pasta, carne e tutti gli alimenti fondamentali per l'alimentazione. Colpa della siccità e della diminuita produzione europea e americana di mais, calata del 13 per cento.

Costerà di più anche il pesce: aumenti all'ingrosso tra il 5 e l'8 per cento. Per mettere il piatto in tavola, fa sapere Federconsumatori, il napoletano dovrà sborsare il 2 per cento in più rispetto all'italiano medio. Spenderà il 9 per cento in più rispetto allo scorso anno, rispetto al 7 per cento in più (con una media di 392 euro nell'anno) imposto ad un consumatore fuori Napoli.

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