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Cronaca Porto / Via Alcide de Gasperi

Inceneritore: "Assedio al Palazzo" per chiedere il ritiro del bando

La mobilitazione contro l'impianto che dovrà bruciare le ecoballe non si ferma: l'appuntamento è per lunedì 14 ottobre alle 9 a via De Gasperi mentre si apriranno le buste per il bando di gara

Sempre più forte e compatta la mobilitazione contro l'avvelenamento del territorio tra Napoli e Caserta.
Lunedì 14 ottobre, i comitati e i cittadini che in questi ultimi mesi hanno manifestato quasi esclusivamente nei comuni di provincia delle due città (Giugliano, Orta di Atella, Caivano, Casal di Principe, Mugnano, Marano...) sposteranno la protesta in città (in via De Gasperi a partire dalle 9). Obiettivo della mobilitazione di lunedì sarà chiedere il ritiro del bando di gara per la costruzione di un inceneritore a Giugliano proprio mentre all'assessorato regionale all'Ambiente si apriranno le buste.

La giunta regionale ha, nei giorni scorsi, votato per richiedere al Governo la sospensione del bando, ma di fatto questo non ferma la prosecuzione dei lavori per l'affidamento della costruzione dell'impianto. La cittadinanza su questo punto è irremovibile: "Ci vuole il ritiro definitivo del bando, lo stop ufficiale" e per ottenerlo è pronta ad "assediare il palazzo".  Comitati e cittadini chiedono, poi, che l'intero piano regionale dei rifiuti sia rivisto e che il ciclo integrato (che prevede discariche e inceneritori e una soglia bassa di differenziata) sia sostituito da un ciclo virtuoso con alta percentuale di differenziazione del rifiuto, compostaggio e trattamenti meccanici.

L'impianto di incenerimento, lo ricordiamo, è stato pensato per bruciare i 6 milioni di tonnellate di ecoballe stoccate da anni sul territorio. Balle di rifiuti che, però, di "eco" non hanno niente.

Lo stop all'inceneritore, spiegano ancora i comitati in lotta (e le migliaia di cittadini che in questi giorni sono scesi in piazza), sarebbe il primo passo concreto, la prima azione da sostituire a proclami e promesse in una terra in cui c'è molto da fare: dal contrasto ai roghi tossici per poi giungere alle bonifiche di tutti i terreni contaminati, una bonifica, ribadiscono i cittadini, che deve avere criteri trasparenti e restare sotto lo stretto controllo popolare affinché non diventi il nuovo business di chi ha, fino ad oggi, inquinato.

Intanto si pensa già alla prossima tappa della mobilitazione contro lo scempio ambientale, che si svolgerà di nuovo in città il 12 novembre.

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