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Cronaca

Arresto De Gregorio, l'operazione "Pianeta Italia": sequestrate 5 aziende e 470mila euro

Coinvolti nell'inchiesta e destinatari di ordinanze di custodia cautelare in carcere anche una donna di Napoli e due ex esponenti della marina militare. Le accuse sono, a vario titolo, estorsione aggravata, autoriciclaggio e riciclaggio

Emergono nuovi particolari sull'operazione Pianeta Italia che, per l'ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Roma su richiesta della locale Direzione antimafia, ha portato stamani all'arresto tra gli altri dell'ex senatore napoletano Sergio De Gregorio. In carcere, come nel caso di De Gregorio, è finita un'altra donna di origini partenopee, classe 1964, e altre tre persone (per un totale di cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere), mentre un uomo è finito ai domiciliari e per una donna è scattato l'obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria.

Le accuse

Gli indagati sono ritenuti, a vario titolo e in concorso tra loro, responsabili di estorsione aggravata, autoriciclaggio e riciclaggio. In particolare, l'ex senatore di Idv e Popolo della Libertà è accusato di estorsione aggravata nei confronti del titolare di un bar, quindi di autoriciclaggio (avrebbe impiegato i soldi derivanti dall’estorsione investendoli in due società), infine di riciclaggio dei proventi derivanti da condotte fraudolente di un'altra indagata facendoli confluire in diverse società.

Le indagini

A condurre le indagini è stata la I Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Roma, coordinata dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia. Queste si sono protratte per circa due anni, ed hanno – fanno sapere le forze dell'ordine – "consentito di delineare il coinvolgimento degli indagati - il cui punto di riferimento è l’ex senatore De Gregorio attorno al quale ruotano le dinamiche criminali del gruppo – nelle vicende estorsive in danno di due bar della capitale e nel reimpiego di oltre 470mila euro all’interno di società a loro facenti capo". Tra gli indagati (finiti in carcere) anche due ex esponenti della marina militare.

Sono state effettuate intercettazioni telefoniche ed ambientali, visionati filmati di telecamere di videosorveglianza, raccolte dichiarazioni rese dalle parti. Questo ha per gli inquirenti "consentito di ricostruire la dinamica dell’estorsione, posta in essere attraverso una serie di minacce, tra cui quella di far apporre i sigilli al locale", ovvero il bar “Enjoy” di via Chiana il cui gestore nel 2016 denunciò un'estorsione di 80mila euro.

Il maxi sequestro

Contestualmente all’esecuzione delle ordinanze cautelari, è stata data esecuzione al decreto di sequestro preventivo delle quote sociali, dei conti correnti e del complesso aziendale dei beni facenti parti del patrimonio di cinque società coinvolte nell'inchiesta. Con esse, è stato eseguito il sequestro di beni per una somma equivalente a 470mila euro, ritenuta essere il "vantaggio patrimoniale" ottenuto delle operazioni di autoriciclaggio e riciclaggio da parte degli inquisiti.

Arrestato a Roma l'ex senatore napoletano Sergio De Gregorio

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