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Arrestato a Capodichino manager russo. E Putin s'infuria

Un manager russo, accusato dagli Stati Uniti di spionaggio industriale, è stato arrestato a Capodichino. Pronta la reazione russa: "Arresti di questo tipo sono una cattiva pratica"

Un manager russo di 57 anni, Aleksandr Korshunov, dirigente di una società russa che produce motori, sarebbe stato arrestato - lo scorso 30 agosto - nell'aeroporto di Capodichino su richiesta degli Stati Uniti d'America. In particolare la richiesta sarebbe arrivata dallo stato americano dell'Ohio. L'uomo è accusato di spionaggio industriale. Si sarebbe appropriato illegalmente di documenti di proprietà di una grande società americana, documenti protetti da proprietà intellettuale, che avrebbe poi utilizzato per sviluppare motori per nuovi aerei civili russi. 

LA REAZIONE RUSSA - L'ambasciata russa è in contatto con le autorità italiane al fine di esaminare la vicenda. Lo stesso Vladimir Putin, intervenuto a Vladivostok, ha detto: "La detenzione di cittadini russi su richiesta degli Stati Uniti interferisce con le relazioni bilaterali. E' una cattiva pratica a volte associata alla concorrenza". 

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