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Arresto Jorit, manifestazione di solidarietà. La famiglia: non abbiamo più notizie

Non ci sono più notizie dirette dalle 22 di ieri, quando l'artista napoletano Jorit è riuscito a comunicare via Whatsapp con la famiglia comunicando di essere stato fermato dalla polizia israeliana. Da quel momento, si sono rincorse soltanto voci, ma il writers non è più raggiungibile. 

La famiglia, che al momento preferisce non esporsi, smentisce che, al momento, si stia organizzado il suo rimpatrio. I parenti non sanno ancora nemmeno qual è il capo di imputazione. Sono sempre i familiari a informare che, all'una di notte, Jorit abbia ricevuto la visita del legale dell'ambasciata italiana, il quale avrebbe provveduto anche a portare cibo e qualche coperta. Questo è stato l'ultimo contatto. Nessuno della Farnesina si sarebbe messo in contatto con i genitori.  

Nelle ore successive, lo street artist, autore del Maradona di San Giovanni a Teduccio, sarebbe stato sottoposto a interrogratorio, il cui esito sarebbe tutt'ora sconosciuto. Al momento, non si conosce nemmeno la sua esatta ubicazione, visto che sarebbe stato trasferito in un'altra struttura. 

La situazione evolve di ora in ora e quanto riportato in questo articolo potrebbe essere stravolto dalle notizie che arrivano da Israele. Jorit, aritsta di origini olandesi residente a Quarto, è stato fermato mentre lavorava a un murale raffigurante Ahed Tamimi, 17enne militante palestinese in carcere per aver schiaffeggiato un soldato israeliano, su uno dei muri militari che cicondano i territori occupati. 

Da Napoli, è partito un corteo di solidarietà per chiedere la liberazione di Jorit. I manifestanti si sono dati appuntamento domani alle 19 in piazza San Domenico. Ma la speranza di tutti è che l'artista possa essere rilasciato e rimpatriato in giornata. 

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