Incastrato dal Dna: rapinatore in manette per due colpi
A tradirlo tracce biologiche su di un casco ed un mozzicone di sigaretta abbandonati sui luoghi in cui, nel 2014, aveva commesso i crimini
Ventotto anni, puteolano, un uomo è stato oggi arrestato perché ritenuto responsabile di una rapina e di un furto, la prima consumata il 17 settembre 2014 in un minimarket di Pozzuoli in via Marco Aurelio, il secondo in una casa comunale – sempre della cittadina flegrea – datato due giorni dopo.
Il provvedimento gli è stato notificato nel carcere di Secondigliano, dove era già detenuto per un altro reato.
Il 28enne è stato identificato dai carabinieri attraverso la comparazione di materiale biologico trovato sui luoghi in cui erano stati commessi i crimini. Il Ris di Roma ha operato una comparazione tra Dna risalendo al suo attraverso un casco ed un mozzicone di sigaretta.
La rapina fu a mano armata. Il malvivente, dopo aver immobilizzato la cassiera del minimarket, si impossessò di 200 euro. Inseguito dal titolare dell'esercizio gli lancio sul volto il casco.