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Cronaca Melito di napoli

Coppia di latitanti scovata in provincia: nascosti da 11 anni

Erano ricercati per riciclaggio aggravato dalle modalità mafiose per favorire l’Alleanza di Secondigliano

Riciclaggio aggravato dalle modalità mafiose per favorire l’Alleanza di Secondigliano. E' il capo di imputazione con cui, per 11 anni, la Procura ha dato la caccia ai coniugi Massimiliano Lettera e Giuseppina Bernardi, 55 e 53 anni.

La loro latitanza è terminata nella notte tra il 15 e il 16 aprile, quando i miliari del Nucleo Investigativo di Napoli hanno bussato alla loro porta. Dormivano in una delle camere che il padre di lei, aveva riservato loro nella sua abitazione di Melito.

Il blitz è arrivato dopo un lungo appostamento. Una volta fermata, la coppia è stata trovata con documenti scaduti ma con timbro di rinnovo posticcio, da loro impresso per non recarsi di persona all'anagrafe. 

Dovranno scontare diversi anni di reclusione per riciclaggio aggravato dalle modalità mafiose per favorire l’Alleanza di Secondigliano, effetto di una misura emessa nel 2004: 2 anni e 5 mesi per Lettera, 2 anni e 7 mesi per la consorte. Lettera è stato portato nel carcere di Secondigliano, la moglie in quello di Santa Maria Capua Vetere. Nei guai anche il padrone di casa, arrestato perché sorpreso con patente e carta di identità falsi e per procurata inosservanza di pena. Per lui i domiciliari in attesa di giudizio.

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