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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Torre annunziata / Vico del Fico

Omicidio Venditto, arrestato Alfonso Chierchia

Dopo la condanna in primo grado, il Gip di Napoli ha ordinato l'arresto del boss dell'omonimo clan di Torre Annunziata

I carabinieri di Torre Annunziata hanno notificato un'ordinanza di custodia cautelare ai danni di Alfonso Chierchia, capo dell'omonima cosca, per l'omicidio di Aurelio Venditto e il tentato omicidio di Natale Russo. L'ordinanza emessa dal Gip del tribunale di Napoli, è stata richiesta dalla Dda successivamente alla condanna inflitta in primo grado ai danni proprio di Chierchia da parte del Gup Paola Russo per l'omicidio datata 28 febbraio 1999. Il giudice napoletano ha, infatti, condannato poche settimane fa il boss a trenta anni di carcere per l'assassinio del rappresentante della famiglia cosiddetta dei “bicchierini” alleata all'allora clan Limelli-Vangone avverso ai Gionta e ai Chierchia.

L'uomo venne ucciso nella sua abitazione di vico Fico e nel corso del raid venne ferito anche Natale Russo che era con lui. L'omicidio fu una vendetta trasversale ordinata dal ras dei “fransuà” per punire il padre della vittima, Ernesto, che creava problemi ai Gionta e ai Chierchia nella gestione dello spaccio di stupefacenti. Esecutore materiale del delitto fu Salvatore Di Dato, del clan Birra-Iacomino di Ercolano e anche lui è stato condannato a 30 anni di carcere. In quel periodo i due clan si scambiavano i killer per evitare che venissero riconosciuti durante i raid. Quattordici anni di carcere, invece, sono stati inflitti ai danni di Franco Sannino, anch'egli esecutore materiale e Aldo Del Lavale, i due collaboratori di giustizia che parteciparono al delitto e che ne hanno permesso la ricostruzione a distanza di anni. L'ordinanza è stata notificata in carcere visto che Chierchia è stato già arrestato lo scorso 6 luglio dopo essere scappato poche settimane prima dopo aver ottenuto un permesso premio.

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