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Cronaca Caivano / Parco Verde

Morte Fortuna, la madre: "Spero marciscano in carcere"

Così Domenica Guardato, madre della piccola violentata e uccisa nel Parco Verde a Caivano, sull'arresto del presunto colpevole. Don Patriciello: "Il peccato più orribile che si può immaginare"

Ha un nome e cognome il presunto aguzzino di Fortuna Loffredo, la bambina di sei anni violentata ed uccisa il 24 giugno 2014 nel Parco Verde di Caivano. Raimondo Caputo, compagno della vicina di casa di Fortuna – già in carcere con la donna per violenza sessuale sulla figlia di lei, tre anni – è accusato di violenza sessuale e omicidio.

LA MADRE DI FORTUNA – "Da una parte sono contenta perché ho avuto giustizia, dall'altra dico che quei due devono marcire in carcere perché hanno ammazzato mia figlia": così Domenica Guardato, madre della bambina, ha commentato l'arresto. "Voglio guardarvi in faccia – aggiunge, rivolgendosi alla coppia – per capire perché lo avete fatto".

DON PATRICIELLO – Sulla vicenda è intervenuto anche il parroco di Caivano don Maurizio Patriciello, che nel 2014 celebrò i funerali della bambina. "Se quella che gli inquirenti hanno trovato è davvero "là verita!" - spiega - li ringraziamo. La nostra comunità ha vissuto due anni di sofferenza inimmaginabile, dopo la morte di Fortuna. E se le responsabilità vengono accertate, il colpevole dovrà pagare. Quello che ha commesso è il peccato più orribile che si possa immaginare".

"Ho ripetuto mille volte, dall'altare e in privato – aggiunge – chi sa, parli. Mi auguro che la verità possa finalmente segnare un momento di rinascita per la gente del Parco Verde, realtà segnata da estrema povertà ma dove vivono persone perbene, ingiustamente colpite da sospetti generalizzati".

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