Blitz della polizia, scovato il boss latitante Antonio Carillo: si nascondeva a Marano
Trentuno anni, è ritenuto dagli inquirenti capo dell'omonimo clan pianurese. Era sfuggito all'arresto lo scorso 14 luglio
Antonio Carillo, 31 anni, ritenuto dagli inquirenti elemento di vertice dell'omonimo clan camorristico, è stato messo in manette dagli agenti della Squadra Mobile e del commissariato San Paolo.
L'arresto del boss è avvenuto a Marano. Il 31enne era recentemente sfuggito, lo scorso 14 luglio, a un blitz delle forze dell'ordine scattato nel quartiere di Pianura.
Amici e parenti del latitante nell'ultimo mese sono stati tenuti sotto controllo dagli investigatori, così da poter risalire al nascondiglio di Carillo. L'uomo è stato identificato e bloccato in un'abitazione. Si è fatto arrestare senza opporre resistenza e non era, al momento dell'arrivo degli agenti, armato.
L'arrestato è il nipote dell'ex boss oggi collaboratore di giustizia Pasquale Pesce.
L'operazione del 14 luglio
Carillo era latitante da circa 20 giorni, da quando cioè lo scorso 14 luglio, a Pianura, la Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, aveva notificato due distinte ordinanze di custodia cautelare - in totale a 29 persone - rispettivamente ad indagati ritenuti legati al gruppo criminale di Carillo e ai rivali del clan Calone-Marsicano-Esposito.
Tra i reati contestati agli indagati, anche una stesa all’autolavaggio “Pit Stop” di via Padula ed il tentato omicidio di Francesco Divano. I proventi delle attività illecite, secondo gli inquirenti, venivano accantonati per essere reinvestiti nell'acquisto di orologi di valore.