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Cronaca Torre annunziata

In manette il ras dei Fransuà, Alfonso Chierchia

Era scappato lo scorso 16 giugno dopo aver ottenuto un permesso premio. E' accusato dell'omicidio di Aurelio Venditto

Era scappato dopo aver ottenuto un permesso premio poco più di un mese fa. Torna in manette Alfonso Chierchia, detto “a' scigna”, considerato dall'Antimafia un ras dell'omonima famiglia egemone nel rione “Provolera” a Torre Annunziata ed alleata al clan Gionta. Il 47enne dei “Fransuà” è stato arrestato a Campodipietra, un paesino in provincia di Campobasso in Molise. A stanarlo sono stati i carabinieri del Nor di Campobasso insieme ai colleghi del Nucleo investigativo oplontino comandato dal maggiore Leonardo Acquaro. Il ras è stato trovato all'interno di un casolare dove aveva trovato rifugio. È durata pochissimo quindi la latitanza, cominciata lo scorso 16 giugno, del ras che però era già stato inserito nella lista dei latitanti più pericolosi.

Gli investigatori lo ritenevano anche un possibile luogotenente del clan Gionta dopo la serie di arresti che ha colpito la cosca di palazzo Fienga. Di certo a suo carico c'è l'accusa per l'omicidio di Aurelio Venditto per la quale l'antimafia ha già chiesto la condanna nel corso del processo di primo grado che si chiuderà a settembre. Chierchia venne coinvolto e condannato a dieci anni ed otto mesi anche nell'operazione “Alta Marea” che nel novembre 2008 sgominò i Gionta e i “Fransuà”. Nel suo curriculum giudiziario ci sono anche dei risarcimenti per ingiusta detenzione per aver scontato pene per dei reati, in particolare due omicidi, da cui è stato poi assolto. L’ultimo di questi riguarda l’uccisione di Santo Tutti, ras emergente della camorra corallina, che venne assassinato in una pizzeria di via Litoranea a Torre del Greco. Per quel delitto Chierchia ottenne l’assoluzione dalla Corte d’Assise di Napoli e un lauto risarcimento.

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