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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Due arresti e 26 denunce. Il bilancio della protesta al porto

Proteste al Museo Diocesano, ad Acerra e al porto. Qui ci sono stati due arresti e ben 26 denunce

La protesta dei lavoratori iniziata ieri mattina non ha avuto un buon esito. I risultati del bagno a mare fatto al Porto di Napoli, che ha bloccato la partenza dei traghetti, conta due arresti e 26 denunce.
Accusati di interruzione di pubblico servizio e procurato allarme, due leader del "Movimento unitario di lotta per il lavoro" sono stati arrestati dalla Digos di Napoli.

Si tratta di Gino Monteleone, 44 anni, ex portavoce del "Coordinamento di lotta per il lavoro", e Francesco Rescigno, 50 anni, dell'Unione disoccupati organizzati (Udo). Altri 26 manifestanti invece sono stati identificati e dopo diverse ore che sono passate in questura, sono stati denunciati.
Già il 15 luglio i disoccupati si erano tuffati nelle acque del Porto di Napoli, ostacolando la partenza dei traghetti, ed erano saliti a bordo di alcuni mezzi, tra la perplessità dei turisti.

Ma ieri è stata una giornata particolare per Napoli. Contemporaneamente alla protesta al porto, si sono svolte altre due manifestazioni di disoccupati: una al Museo Diocesano, dove un gruppo di manifestanti è penetrato all'interno mentre un centinaio lo presidiava dall'esterno; un'altra ad Acerra, dove è stato occupato sia il Comune che la stazione ferroviaria. Il commissariato di polizia qui denuncerà alcuni dei manifestanti.

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