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Cronaca Pianura

Estorsioni, a Pianura in manette sei elementi dei Pesce-Marfella

Gli inquirenti hanno ricostruito le attività estorsive del clan e la struttura capillare con cui venivano portate avanti, sia nei confronti di attività commerciali lecite che illecite

Sei persone sono state stamane arrestate nel quartiere di Pianura nel corso di un'operazione congiunta di polizia e carabinieri. Le forze dell'ordine hanno eseguito ordinanze di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari emesse dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia.

Pesce-Marfella e estorsioni: gli arresti precendenti a marzo

Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di essere responsabili di associazione a delinquere di stampo mafioso ed estorsione: apparterrebbero al clan camorristico dei Pesce-Marfella, cui sono ascritte numerose estorsioni in zona ai danni di commercianti.

L'attività del clan

Le pretese estorsive del gruppo, secondo le indagini, sono state avanzate sia nei confronti del titolare di un negozio di abbigliamento – costretto a cedere senza essere pagato alcuni vestiti, e a pagare il pizzo – sia nei confronti di due contrabbandieri di sigarette. Gli inquirenti hanno sottolineato che proprio quest'ultima circostanza è il chiaro segno del capillare controllo del territorio messo in pratica dai Pesce-Marfella.

Gli arrestati

In manette sono finiti Pietro Sorrentino (classe 1970, ai domiciliari), ritenuto uno dei principali esponenti del sodalizio criminale; Antonio Bellofiore (1991), con precedenti; Pietro Riano (1985), con precedenti; Carmine Guadagno (1980), con precedenti; Giorgio Sorrentino (1992), incensurato; Michele Ortone (2000), con precedenti.

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