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Cronaca

False omologazioni auto: 10 arresti per corruzione e truffa

Falso, truffa allo stato e corruzione sono solo alcune delle imputazioni rivolte alle dieci persone fermate. Avevano creato una centrale per le omologazioni false delle automobili. Tutto faceva capo a un'agenzia di San Giuseppe Vesuviano

Corrompevano impiegati della Motorizzazione civile di Napoli e assicuravano, senza il collaudo, l'omologazione di modifiche tecniche ed estetiche che i proprietari apportavano alle proprie automobili; il cosiddetto tuning.

Così si era creata una vera e propria centrale per le omologazioni false e da stamattina, i carabinieri della compagnia di Piacenza hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari notificata a dieci persone, prevalentemente residenti nel napoletano; per altre tre persone è stato disposto il divieto di dimora a Napoli. I reati contestati, diversi da indagato ad indagato, vanno dall'associazione per delinquere al falso, dalla truffa ai danni dello Stato alla corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, all'accesso abusivo in sistemi informatizzati. Nell'inchiesta sono indagate complessivamente oltre cento persone.

Le misure cautelari sono state disposte dal gip di Napoli Luigi Giordano, su richiesta dei pubblici ministeri Henry John Woodcock e Francesco Curcio.

L'attività investigativa ha preso le mosse da alcune verifiche e informazioni raccolte dai carabinieri al "Fast and Tuning club" di Rottofreno di Piacenza e ha consentito di accertare - secondo gli inquirenti - l'esistenza di una struttura organizzata che faceva capo all'Agenzia di consulenza automobilistica "Fratelli Cunto", con sede a San Giuseppe Vesuviano.

Dalle indagini e dalle intercettazioni telefoniche è emerso che, in cambio di una somma di denaro versata per lo svolgimento della pratica, attraverso una serie di intermediari (uno dei quali detto "omologa") e la corruzione di alcuni dipendenti della Motorizzazione civile di Napoli, l'Agenzia assicurava agli appassionati di tuning un duplicato della carta di circolazione dei veicoli sul quale risultava l'omologazione delle modifiche apportate senza che i veicoli stessi fossero sottoposti al collaudo obbligatorio.

Nel tempo, l'Agenzia è diventata collettore delle pratiche degli appassionati di tuning di varie province e molte omologazioni che potevano essere fatte altrove avvenivano alla Motorizzazione di Napoli. Alcuni proprietari di veicoli, peraltro, sono risultati all'oscuro del meccanismo illecito, ed hanno chiesto ed ottenuto l'omologazione, ritenendo che il "percorso" fosse quello regolare e che la somma versata fosse il compenso dovuto all'Agenzia per lo svolgimento della pratica.
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