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Sabato, 20 Aprile 2024
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Arresti a Pozzuoli: i rapporti con politici e forze dell'ordine

Tra gli arresti nel clan Longobardi Beneduce, anche Giuseppe Del Giudice: svolgeva ruolo di cerniera tra il clan, i politici e le forze dell'ordine

Ieri è stato inflitto un duro colpo al clan camorristico dei Longobardi-Beneduce. Sono state arrestate 84 persone ritenute vicine al clan e accusate di associazione camorristica, tentativo di omicidio, estorsioni, traffico e spaccio droga ed altri reati.

Un capitolo dell'ordinanza che ha portato agli arresti di ieri riguarda "I rapporti del clan con le istituzioni di Pozzuoli, politici e rappresentanti delle forze dell'ordine. Il ruolo di cerniera di Giuseppe Del Giudice."

Del Giudice è un assicuratore arrestato ieri mattina con l'accusa di associazione camorristica, molto vicino a Gaetano Beneduce ma legato anche a diversi appartenenti alle forze dell'ordine. E' soprannominato Ciombé, da Moisé Kapenda Ciombé, dittatore del Congo belga nel 1960: Del Giudice, scuro di carnagione, è stato fin da piccolo additato con questo nomignolo.

Scrive il gip: "Durante le indagini si aveva contezza del grado di infiltrazione del clan in alcuni ambienti istituzionali, in particolare nel Comune di Pozzuoli, nell'Arma dei carabinieri e nel commissariato di polizia. Alcuni procedimenti, sebbene con alterni esiti, vanno rivalutati alla luce della fattispecie associativa in contestazione, poiché danno conto della capacità di controllo del territorio e dell'alto grado di omertà esterna di cui il clan godeva".

Il giudice fa riferimento a un'inchiesta che sfociò nell'aprile 2005 in una serie di perquisizioni operate congiuntamente dalla Dda di Napoli e dalla Procura militare nei confronti di tutta la scala gerarchica dei carabinieri di Pozzuoli; le indagini "vedevano il coinvolgimento di numerosi militari con uomini legati al clan, e in particolare il legame stabile con Giuseppe Del Giudice". Molte delle contestazioni, scrive ancora il gip, "erano poi ritenute nello specifico non penalmente rilevanti o in sede di archiviazione chiesta dal pm o in sede di proscioglimento del gup"; ma "è utile leggere le intercettazioni e comprendere il particolare ruolo rivestito da Del Giudice, unito alla superficialità e spregiudicatezza dei militari dell'Arma".

Dalle intercettazioni si evince, per esempio, il rapporto di grande confidenza dell'assicuratore con molti carabinieri che in passato erano in servizio a Pozzuoli e la continua richiesta di favori (per esempio l'annullamento di multe) per conto dei vertici del clan camorristico.

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