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Cronaca Torre annunziata

Clan Gionta: il ritorno dei vecchi e la pax con i “cavalieri”

Secondo gli investigatori era tornata a comandare la vecchia guardia con a capo Vincenzo Amoruso e Luigi Della Grotta

L'operazione di stanotte contro il clan Gionta di Torre Annunziata ha certificato quello che gli investigatori temevano da tempo: il ritorno delle vecchie leve del clan dopo anni di batoste giudiziarie. A scorrere i nomi dei 12 arrestati di stanotte ricorrono cognomi che «hanno fatto la storia del clan» come i carabinieri hanno ascoltato in un'intercettazione telefonica. Personaggi che fino agli arresti del 2007 e del 2008 hanno avuto il ruolo di quadri intermedi ma che con il passare degli anni, e dopo aver scontato in alcuni casi anni di galera, si sono riproposti con uno spessore diverso nei confronti delle nuove generazioni.

Così sono tornate le estorsioni e, cosa più importante, la pax criminale in città con il clan Gallo-Cavalieri e la vecchia divisione del territorio. La stessa che regnava prima della faida partita a ferragosto 2006. A partire dall'estate 2016 i carabinieri hanno potuto documentare venti episodi estorsivi a 14 diverse attività commerciali con tariffe che arrivavano anche a quattromila euro. Tutto come se negli ultimi dieci anni non fosse successo nulla. Emblematico il fatto che ad essere riconosciuti come capi dell'organizzazione fossero un classe 70', Vincenzo Amoruso ed un 69' Luigi Della Grotta, alias “Gigino Panzerotto” nomi noti alle cronache giudiziarie subentrati, secondo gli investigatori, dopo l'arresto di Ciro Nappo, “capa d'auciello”.

E scorrendo ancora i nomi appaiono quelli di Salvatore Ferraro “o' capitano”, Raffaele Abbellito e Luigi Caglione,“Gino Canale 5”. Tutti liberi fino a stanotte e pronti a riprendere le redini del clan. La vecchia guardia che prova a mettere a posto le finanze del clan alla vecchia maniera, con le estorsioni e il controllo del territorio spartito con i rivali di sempre. Gli altri arrestati sono: Catello Nappo, Oreste Palmieri, Raffaele Passeggia, Valerio Varone, Leonardo Amoruso e Pietro Izzo, detto “Il boss dei 13 quartieri”. 
 

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