Traffico di rifiuti tessili, farmaci scaduti, escrementi e cibi avariati: 32 arresti
L'operazione dei carabinieri del Noe ha portato alla luce uno scenario allucinante: rifiuti tessili e indumenti usati insieme a escrementi, farmaci scaduti e cibi avariati, prelevati in Germania e venduti in Africa, America Latina e Asia
I Carabinieri del Noe hanno arrestato all’alba trentadue persone, nell’ambito di un'inchiesta della Dda di Napoli su traffici illeciti di rifiuti, soprattutto tessili, sequestrando aziende e mezzi per un valore di oltre 10 mln di euro. Nel mirino, tra gli altri, ci sono anche indumenti venduti al locale mercato di Resina.
L’operazione ha portato alla luce uno scenario davvero allucinante: rifiuti tessili e indumenti usati insieme a escrementi, farmaci scaduti e cibi avariati, prelevati in Germania e venduti in Africa, America Latina e Asia, in particolare in Tunisia, Bolivia e India. Secondo gli investigatori, i rifiuti venivano etichettati come merci recuperate, selezionate e igienizzate, mentre non veniva eseguita alcuna di queste operazioni. Questo commercio affermano - i carabinieri del Noe - avveniva su vasta scala.
Un altro filone d’inchiesta riguardava invece le false Onlus no profit che operano nel settore della raccolta illecita dei rifiuti in Campania che, in alcuni casi, utilizzavano secondo le indagini anche segni e richiami alla carità cristiana e facevano leva sull'opera umanitaria delle associazioni. In tal modo, alcuni degli indagati, erano riusciti ad ottenere dai comuni l'affidamento diretto del servizio di raccolta di indumenti usati, fino ad arrivare a una sorta di diritto di esclusiva in quei comuni. Con l'ultimo filone di indagine, infine, è stata ricostruita l'attività di alcune famiglie che, senza alcuna autorizzazione, raccoglievano indumenti usati, rivendendo quelli in migliori condizioni e abbandonando gli altri nei cassonetti dell'immondizia (Ansa)