Passaporti agli amici, poliziotto infedele ai domiciliari
Le indagini della Procura hanno fatto emergere una “attività di falsificazione di atti, tra cui certificati penali e carichi pendenti, finalizzati al rilascio del passaporto a soggetti non legittimati ad ottenerlo"
Falso materiale ed ideologico in atti pubblici, accesso abusivo e alterazione dei dati nel sistema informatico interforze denominata “Sdi”. Sono le accuse per cui un ispettore di polizia in servizio presso la Questura di Napoli è stato meso agli arresti domiciliari.
Secondo la Procura di Napoli, l'ispettore sarebbe ricorso – tra il 2014 ed il 2016 – ad una “attività di falsificazione di atti, tra cui certificati penali e carichi pendenti, finalizzati al rilascio del passaporto a soggetti non legittimati ad ottenerlo per la presenza di cause ostative quali pene pecuniarie non pagate in relazione a condanne per delitti di contrabbando”.
Sarebbero state presentate “false richieste dell'ufficio di appartenenza” per legittimare la richiesta di accesso ai sistemi informatici e l'inserimento nel sistema informatico “di elementi non rispondenti al vero, quali revoche di provvedimenti di libertà vigilata oppure l'esito positivo dell'affidamento in prova ai servizi sociali”.