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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Chiaia / Corso Vittorio Emanuele

Arrestato giovane anarchico napoletano: è accusato di un attentato al Consolato di Grecia

Il 4 marzo del 2021 avrebbe con un complice fatto esplodere un ordigno rudimentale nei pressi della sede di corso Vittorio Emanuele

All’alba di oggi la polizia partenopea ha arrestato una persona ritenuta "appartenente alla galassia anarco-insurrezionalista partenopea". L'unico dettaglio sulla sua identità che è stato reso noto dalla Questura è che si tratta di un uomo di giovane età.

Di che cosa è accusato

L'arrestato avrebbe insieme a un complice, il 4 marzo del 2021, realizzato un attentato nei confronti del Consolato Onorario di Grecia di corso Vittorio Emanuele 86. Nel dettaglio avrebbe fatto esplodere un ordigno illegale (composto da un fuoco pirotecnico e da una bomboletta di deodorante). Gli viene contestata, a proposito dell'episodio, "finalità di terrorismo ed eversione dell’ordine democratico", con lo scopo di destabilizzare le istituzioni greche e spingerle a modificare il trattamento carcerario dei detenuti per terrorismo.

L’attentato non è mai stato rivendicato, ma si inseriva nel contesto della campagna anarchica di solidarietà internazionale nei confronti di Dimitris Koufondinas, ex membro del sodalizio greco “17 novembre”, detenuto presso le carceri greche in sciopero della fame.

All’individuazione del presunto responsabile si è arrivati tramite quella che la Questura definisce "un’articolata indagine di tipo tradizionale, raccogliendo gravi indizi di colpevolezza dopo una approfondita visione di telecamere, accertamenti eseguiti presso la Sezione Indagini Elettroniche della IV Divisione del Servizio Polizia Scientifica, nonché analisi del traffico telefonico in uso all’anarchico". Sarebbe stato anche individuato anche il luogo esatto, vicino al Consolato greco, dove l’indagato ed il complice avrebbero indossato indumenti di colore nero per non essere individuati dalle forze dell’ordine. Gran parte dell’abbigliamento indossato in quell'occasione è stato rinvenuto – riferisce la polizia – a seguito di perquisizione domiciliare effettuata, a carico dell'indagato, il 26 maggio 2022. Contestualmente gli è stato sequestrato lo smartphone in cui sarebbe stato reperito materiale informatico di interesse in materia di armi, di esplosivi e loro confezionamento, di tecniche di guerriglia urbana e sabotaggi, nonché materiale anarchico "risultato significativo per delineare ulteriormente l’estrema pericolosità dell’indagato e la sua attività di auto addestramento".

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