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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Giugliano in campania

Racket e usura, arrestati cinque presunti esponenti del clan Ferrara-Cacciapuoti di Villaricca

Tra loro anche un ex appuntato scelto dei carabinieri. Indagini partite nel 2018 dopo il suicidio di un imprenditore

Stamattina agenti della Squadra Mobile di Napoli e del Commissariato di Giugliano Villaricca hanno arrestato cinque persone ritenute "gravemente indiziate" dei reati di estorsione ed usura aggravati dal metodo mafioso. Tra questi, un ex appuntato scelto dei carabinieri.
Gli arresti sono stati effettuati in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Napoli, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia.

Le indagini al loro riguardo erano state avviate nel luglio 2018 a seguito della morte (era il 28 luglio) di G.G., imprenditore attivo nel settore del commercio e dello smaltimento di materiali metallici, il cui cadavere venne trovato presso un opificio abbandonato a Giugliano.

Le investigazioni hanno portato alla luce che l’uomo si fosse suicidato in quanto vittima di usura ed estorsione da parte di individui legati al clan Ferrara-Cacciapuoti di Villaricca. Aveva, secondo gli inquirenti, pagato somme estorsive anche per l’esecuzione di lavori di smaltimento dei veicoli del Consorzio Unico di Bacino per le Province di Napoli e Caserta.

Per corrispondere le richieste estorsive, si sarebbe indebitato con persone indicate dallo stesso clan, attraverso prestiti con tassi usurai anche superiori al 15 % mensile.

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