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Cronaca

Arrestate 29 persone L'accusa è di associazione a delinquere di stampo camorristico

Sono ventinove le persone arrestate la scorsa notte dai carabinieri del Gruppo di Castello di Cisterna. Si tratterebbe degli affiliati a 6 clan operanti nel napoletano responsabili di 16 omicidi. L'accusa è di associazione a delinquere di stampo camorristico, traffico di stupefacenti, estorsione e violazione delle norme sulle armi

Sono ventinove le persone arrestate nel napoletano con l'accusa di associazione a delinquere di stampo camorristico, traffico di stupefacenti, estorsione e violazione delle norme sulle armi.

Il blitz è avvenuto dopo un'attività di indagine svolta dai militari tra il 1997 e il 1999 nei confronti di 6 clan operanti nella zona di Napoli ed è stato portato a termine dai carabinieri del Gruppo di Castello di Cisterna. Sarebbero finiti in carcere i promotori e gli affiliati ai clan che nel tempo si sono fronteggiati per il controllo delle estorsioni ed il traffico di droga (anche a colpi di kalashnikov e con l'utilizzazione di bombe a mano) compiendo 16 omicidi che sono stati perseguiti con altri procedimenti penali.

I clan coinvolti sono: Natale-Marino operante a Caivano, Legnante-Pezzella attivo a Frattamaggiore ed a Frattaminore, Russo-Ciccarelli nel Parco Verde di Caivano, Pezzella presente a Cardito ed a Carditello, Iavazzo operante a Frattamaggiore, Cennamo attivo a Crispano ed a Frattaminore.

Il provvedimento eseguito la notte scorsa è stato emesso dal Tribunale dopo che ad ottobre le 29 persone coinvolte erano state condannate a pene varianti dai 6 ai 21 anni. Per nove degli arrestati è stata ripristinata la custodia cautelare mentre per le altre venti persone sono state rimesse in libertà per mancanza di gravi indizi o per assenza di esigenze cautelari ma è stata emessa una nuova ordinanza restrittiva per aver subito condanne superiori ai due anni.
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