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Disabile 80enne a rischio sfratto: "L'Inps non mi paga la pensione"

La sentenza del tribubale parla chiaro: l'Inps deve riconoscere a Elvira Valva la pensione di accompagnamento. Elvira ha 80 anni, ha perso un occhio, mentre all'altro le sono rimasti solo due gradi. Ha problemi a un femore e ha evidenti problemi di mobilità, oltre a soffrire di diabete da 30 anni. Nonostante questo, per 14 anni l'Asl le ha negato la pensione di invalidità. 

Elvira, che vive in una casa diroccata di via S. Maria Antesaecula, nel Rione Sanità, è stata costretta a fare ricorso. Ricorso che ha vinto a giugno 2018, con l'Inps condannata a pagare anche per gli anni precedenti. Eppure, a 9 mesi dalla sentenza, l'ente non ha dato sue notizie e l'anziana donna, finora, non ha visto un euro. 

L'ottantenne non ha nessun parente, eccezion fatta per un figlio di 50 anni, anch'egli disabile e che quindi non può prendersi cura della madre. Quella pensione servirebbe per pagare una persona che l'aiuterebbe a uscire da un isolamento che dura ormai da tre anni. E magari, potrebbe servire anche per cercare una sistemazione più dignitosa, visto che la casa di via S. Maria Antesaecula cade a pezzi, è angusta, buia e con infiltrazioni d'acqua ovunque. L'Inps, finora, non ha dato alcuna risposta alle sollecitazioni. 

Il destino sembra essersi accanito contro Elvira. Poche settimane fa, il proprietario di casa le ha comunicato che intende vendere l'immobile e, quindi, lei e il figlio dovranno andare via. Dove, non si sa. E se l'Inps non dovesse cominciare a erogare la pensione di accompagnamento, il rischio di finire in strada è reale. "Non lo faccio neanche per me - spiega la donna - perché la mia vita è ormai finita. Ma vorrei lasciare almeno una piccola casa per mio figlio, così quando non ci sarò più avrà almeno un tetto sulla testa". 

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