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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Iovine: “La mia assoluzione? L'appello andava sempre alla stessa sezione del tribunale”

Il boss dei casalesi pentito fa chiarezza, nel corso dell'interrogatorio relativo al processo sulle minacce a Roberto Saviano, riguardo il proprio rapporto con l'avvocato Santonastaso

"Il penalista Michele Santonastaso diceva che si sarebbe interessato ad avere l'assegnazione alla quarta sezione di Corte d'Assise, dove c'era il giudice Pietro Lignola. Io mi limitavo ad avere conferme di quello che mi aspettavo, cioè l'assoluzione. È accaduto e ho pagato, del resto non mi informavo”. Antonio Iovine, il boss dei casalesi pentito, torna a parlare del suo avvocato.

Lo fa nel corso dell'interrogatorio per il processo sulle minacce a Roberto Saviano. Il pm Cesare Sirignano ha quindi chiesto all'ex boss dettagli sul rapporto tra Lignola e Santonastaso, se fosse un qualcosa di concreto o un fatto semplicemente millantato dall'ex legale di Iovine.

“Dimenticate che Santonastaso aveva un contatto con certi Iovine e Zagaria – prosegue il collaboratore di giustizia – Non eravamo solo indicati come esponenti di capoclan nelle aule di tribunale, ma eravamo conosciuti anche al di fuori. Non so se l'avvocato Santonastaso si assumeva questo rischio. La fiducia che avevo in Santonastaso faceva sì che anche la sua poca chiarezza non era motivo per dubitare del suo operato. Non penso fosse un caso che l'appello andava sempre alla stessa sezione e allo stesso presidente. E se è stato un caso, io comunque il risultato l'ho ottenuto. Ero stato condannato in primo grado e in appello sono stato assolto".

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