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Cronaca Caivano

Antonio Giglio, morto come Fortuna: l'accusa è omicidio volontario

Il bimbo volò giù dall'isolato 3 del Parco Verde di Caivano il 27 aprile del 2013, un anno prima della piccola. Dell'inchiesta si occuperà il pool diretto dal procuratore aggiunto Luigi Frunzio

La Procura apre una nuova inchiesta sulla morte di Antonio Giglio, il bimbo volato giù dall’isolato 3 del Parco Verde di Caivano il 27 aprile del 2013, un anno prima di Fortuna Loffredo.

Gli inquirenti si preparano a indagare per omicidio volontario e non più colposo come avvenuto subito dopo il fatto. Dell’inchiesta si occuperà il pool diretto dal procuratore aggiunto Luigi Frunzio, specializzato in reati e violenze in danno di minori, presumibilmente in coordinamento con il pm Urbano Mozzillo, del pool guidato dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli, che ha seguito la prima indagine condotta sul caso.

"Antonio è caduto mentre guardava l’elicottero dei carabinieri, si è sporto dalla finestra", aveva detto sua madre, Marianna Fabozzi, ora in carcere con l’accusa di complicità negli abusi sessuali contestati a Raimondo Caputo mentre la sorellina di Antonio, amica del cuore di Fortuna, è una delle testimoni d’accusa nell’indagine sull’omicidio della piccola.

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