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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

"Il ragù della nonna e Maradona sono il top per me"

Lo chef pluristellato Antonino Cannavacciuolo protagonista di un'intervista del Wall Street Journal tra passioni ed incubi. Al Pibe de Oro "cucinai spaghetti ai frutti di mare e paccheri al ragù"

Prestigioso riconoscimento per lo chef pluristellato Antonino Cannavacciuolo, protagonista di un'intervista dal Wall Street Journal in occasione della seconda stagione italiano di Cucine da Incubo,

Lo chef 39enne di Vico Equense, definito il Gordon Ramsay nostrano, ha raccontato al giornale una serie di aneddoti molto succulenti. Le sue passioni e i suoi maggiori incubi tanto per restare in tema, come ad esempio quello di avere una moglie diventata vegetariana che mangia prevalentemente tofu e hamburger di soia, tanto da spingerlo a non cucinare più quando è a casa.

Tra i momenti clou della sua vita, il ragù della nonna che da giovane rappresentava una delizia per il suo palato e l'amore per il Napoli, in particolare per Maradona che ha avuto il piacere di avere come ospite a Villa Crespi, il ristorante sul Lago D'orta che gestisce. "Nel 2006 venne al ristorante e per farlo sentire a casa cucinai spaghetti ai frutti di mare e paccheri al ragù".

Nei suoi menù sofisticati che fondono la cucina nazionale con quelle regionali, Cannavacciuolo inserisce sempre elementi delle tradizioni culinarie campane, perchè chi viene al ristorante deve sapere che chi dirige la cucina è un napoletano.

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