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Cronaca Torre annunziata / Via Sambuco

Processo bis per il figlio di un killer dei Gionta

La Cassazione ha annullato con rinvio la condanna per spaccio inflitta al figlio di Luigi Maresca

È accusato di far parte della rete di spacciatori che gestiva le piazze del parco Apega, di via Sambuco e via Giardino. La Cassazione ha deciso però che il processo in appello dovrà essere ripetuto. Annullata con rinvio la condanna ai danni del figlio di Luigi Maresca, O., a cui erano stati inflitti sei anni di carcere in Appello. I giudici della Suprema Corte hanno accolto il ricorso del suo legale, Ciro Ottobre, decidendo di rinviare tutto ad un'altra sezione della Corte d'Appello di Napoli per rivedere le carte del processo. Secondo l'accusa Maresca era coinvolto in una rete di cui facevano parte sei pusher, di età molto giovane, e 12 vedette.

L'indagine che mise fine, per l'ennesima volta, allo spaccio nel rione ad appannaggio del clan Gionta, venne chiamata “Biancaneve” e il blitz che decapitò il gruppo di pusher scattò nel 2012 ad opera degli uomini della Guardia di Finanza del gruppo di Torre Annunziata. Le condanne in primo grado vennero inflitte a seguito del rito abbreviato e per tutti gli altri imputati sono state confermate in via definitiva con pene dai tre ai sei anni di carcere. L'unico ad aver visto la sua posizione rivista è stato il figlio di colui che viene considerato uno storico sicario del clan dei “valentini”, coinvolto nell'omicidio di Natale Scarpa, padre del boss dei Gallo-Cavalieri, Vincenzo, ucciso a ferragosto del 2006.

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