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Cronaca San Giovanni a Teduccio

Clan Pagnozzi: assolta la moglie del boss

Annamaria Rame è stata scarcerata dopo la decisione della Corte di Cassazione che ha annullato con rinvio la sentenza che la condannava a 10 anni di carcere

Era stata condannata a dieci anni di carcere. Annullata in Cassazione la condanna inflitta a Annamaria Rame, moglie di Domenico Pagnozzi, “alias il professore”, ritenuto a capo dell'omonimo clan di San Giovanni a Teduccio. La donna era stata condannata a dodici anni di reclusione in primo grado dal tribunale di Napoli ed a dieci in appello. Difesa dall'avvocato Dario Vannetiello, dovrà ricomparire dinanzi alla Corte d'Appello di Napoli per ripetere il secondo grado di giudizio dinanzi ad un'altra sezione penale. La Corte di Cassazione ha, infatti, annullato con rinvio la sentenza della settima sezione della corte napoletana.

La Rame è tornata in libertà dopo che il suo legale ha presentato un'istanza di scarcerazione all'esito del giudizio. Nello stesso procedimento sono diventate definitive le condanne inflitte al commercialista Umberto Fiore, condannato ad 11 anni, dell’imprenditore Salvatore Cavaiuolo, condannato per concorso esterno a sei anni e del boss Domenico Pagnozzi a cinque anni. La Corte ha ridotto di un anno la pena nei confronti del braccio destro del boss, Ferdinando Silenti, condannato a 10 anni ed otto mesi di reclusione. Al momento degli arresti fece scalpore la capacità del clan di insinuarsi nei salotti romani così come il sofisticato tentativo di introdursi nel sistema informatico protetto di una banca londinese per trasferire poi i fondi in una banca di Beirut, cercando di sfruttare anche la complicità di un direttore di banca, di un esperto informatico e di un avvocato libanese.

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