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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Miano / Via Lieti a Capodimonte

"Ama lo sport odia il razzismo": amichevole e dibattito sull'accesso dei migranti allo sport

Gli attivisti di Insurgencia e Afro-Napoli United promuovono una giornata dedicata allo sport contro ogni forma di razzismo. Il 28 giugno alle 16 partita di calcio ai campi di Via Lieti e a seguire dibattito in sede

"Ama lo sport odia il razzismo" è il titolo della giornata promossa dagli attivisti del Laboratorio occupato Insurgencia e dall''Afro-Napoli United (ass. sportiva dilettantistica che promuove l'integrazione sociale attraverso lo sport) per sensibilizzare l'opinione pubblica contro ogni forma di razzismo e discutere del tema dell'accesso dei migranti al mondo dello sport, ma anche di integrazione a 360°.

L'appuntamento è per venerdì 28 giugno: alle ore 16 è in programma una partita di calcio amichevole tra le squadre Afro-Napoli United e Quartograd che si svolgerà presso i campi comunali di Via Lieti, a seguire, alle 18.30 si terrà un dibattito nella sede di Insurgencia (via Vecchia San Rocco, 18) al quale prenderanno parte:

Ciro Turco Responsabile Sport AICS
Antonio Turco Responsabile Politiche Sociali AICS
Bruno Molea Presidente AICS e Consigliere CONI
Giuseppe Marmo Presidente KDK
previsti inoltre video contributi di Nicola Saccon e Ivan Grozny di Sport alla rovescia

"Nel nostro calcio, dalle categorie superiori a quelle inferiori, gli episodi di razzismo si susseguono ormai da anni" spiegano su facebook i promotori dell'iniziativa. "Spettacoli indecenti - proseguono gli attivisti - ai quali assistiamo da lungo tempo come cori indecorosi, lanci di oggetti e manifestazioni di intolleranza diffusa, non sono altro che lo specchio, l'inevitabile diretta conseguenza delle potiche italiane in materia di migrazione.
L'assenza delle istituzioni che hanno rispetto ai migranti solo richeste di doveri (linguistici, lavorativi, burocratici) senza alcuna garanzia di diritti è eccessiva, reiterata, inaccetabile.
Nonostante gli sforzi fatti da associazioni, gruppi informali, interventi militanti in materia di migrazioni e,nel nostro caso, di politiche sportive, che danno vita a realtà dove l'accesso ai diritti viene praticato e non semplicemente annunciato, riteniamo dovere delle istituzioni dare delle risposte che possano fornire ai cittadini migranti delle reali possibilità che mettano fine al calvario della legge Bossi-Fini che li tiene in ostaggio giuridico, eternamente relegati nella non definizione della loro effettiva situazione.
In questo senso la richiesta del riconoscimento dello “ius soli” si configura come una riforma necessaria, un inevitabile passo per rimettere in connessione il rapporto tra i cittadini migranti e la democrazia reale.Pensiamo anche che il diritto allo sport non possa essere negato a nessuno e che tutti e tutte debbano avere la possibilta' di iscriversi ai campionati riconosciuti dal coni senza nessuna restrizione.
Ci aspettiamo delle risposte dalle istituzioni, un confronto, la messa a disposizione di risorse e di strumenti per chi, come noi, quotidianamente si confronta con l'inadeguatezza delle leggi italiane rispetto alla realtà dei fatti.
L'accesso ai diritti per i cittadini migranti non può più ritardare anche per poter permettere a chi, come noi, opera nello sport e lo ricosce come strumento di diffusione e di incontro di culture e di abbattimento di qualsiasi discriminazione, di continuare a svolgere il proprio lavoro".

La giornata si chiuderà in musica con Downtown Train, Appesi Aun Filo e DJ SET Cesar Delinquent



 

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