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Cronaca

"Sicurezza a Napoli, situazione drammatica: sette sparatorie in pochi giorni"

A lanciare l'allarme l'associazione antimafia Caponnetto ed il Gruppo campano testimoni di giustizia. Accorati appelli allo Stato perché si reagisca alla situazione

"La situazione in Campania e, in particolare nel Napoletano, sta diventando sempre più drammatica sul piano della sicurezza e dell'ordine pubblico". L'associazione antimafia Caponnetto denuncia una città in balìa del crimine: "Ormai anche nei centri storici si spara e si uccide in pieno giorno. I clan sono scatenati e l'azione di contrasto sembra del tutto inadeguata, se non completamente assente".

La Caponnetto, che deve il suo nome al magistrato Antonino, si domanda poi se la Prefettura di Napoli intenda adottare "misure per fronteggiare la grave emergenza, dal momento che, di fronte a tutto questo, lo Stato appare completamente inerte", ricordando che il prefetto è "per legge il massimo responsabile sul territorio della sicurezza".

Proprio in queste ore il Gruppo campano dei testimoni di giustizia aveva lanciato un simile allarme: "A Napoli e provincia in pochi giorni si contano più di sette sparatorie, fra cui quella nella quale ha perso la vita un innocente, l'anziano pensionato di Portici. La cronaca di poche ore fa ci racconta di un conflitto a fuoco in una zona super trafficata di Somma Vesuviana, popoloso paese alle pendici del Monte Somma – proseguono – I carabinieri indagano, ma per chi vive su questo territorio resta il dato terrificante delle sparatorie quotidiane, dato che rende ognuno di noi vittima di questa ondata di violenza". L'invito allo Stato è che "mostri i 'denti' e che si pongano in essere misure adeguate a tutela della sicurezza pubblica nel Napoletano".

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