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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Alex Schwazer e il doping. Al medico: "Fidati, io non sono un napoletano"

Pesanti accuse della procura di Bolzano contro la Federazione di atletica leggera ed il Centro sportivo dei carabinieri. In uno scambio di mail l'infelice frase

Nel caso di doping che ha coinvolto il marciatore Alex Schwazer emergono pesanti accuse della procura di Bolzano contro la Federazione di atletica leggera ed il Centro sportivo dei carabinieri, colpevoli prt gli inquirenti di carenze sul versante dei controlli e addirittura di connivenza. Tutto quetso emerge dalle carte sulle indagini pubblicate oggi dal Sole 24 Ore.

La dirigente del Settore Sanitario e Antidoping della Fidal Rita Bottiglieri ed i medici federali Pierluigi Fiorella e Giuseppe Fischetto, si legge su il Mattino, sono accusati di aver partecipato a «un medesimo disegno criminoso concorso a favorire l'atleta Schwazer nell'utilizzo di farmaci». Per Michele Didoni, allenatore del marciatore altoatesino, appartenete al Centro sportivo dei CC, l'accusa è di aver «concorso nel delitto ipotizzato di commercio di sostanze dopanti, in quanto si accordava con Schwazer per l'acquisto di farmaci».

LA FRASE INCRIMINATA SU NAPOLI - Mail compromettenti tra Fiorella e l'atleta alla vigilia delle Olimpiadi di Londra: «Ciao scoppiato, come sta procedendo la settimana?» E ancora: «La decisione sulla permanenza a Londra o meno spetta a te, ma ricorda che certamente alla Iaaf «puzzera» questo tuo andar su e giù», riferendosi alla scelta di Schwazer di non soggiornare a Londra tra le gare della 20 e della 50 km, ma fare avanti e indietro con la Germania. E nel post scriptum aggiunge: «Se fai qualche stronzata, ti taglio le palle».
la riposta di Alex: «Posso giurare che non ho fatto niente di proibito... Sono altoatesino, non sono napoletano». Per i sostituti di Bolzano «sì può ritenere che il Dott. Fiorella sia pienamente consapevole dell'utilizzo nel corso degli anni di pratiche di doping da parte dell'atleta».

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