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Cronaca

Aggressioni sanitari, la Croce Rossa: "Napoli maglia nera"

Nel rilanciare la sua campagna in favore dei soccorritori, la Cri sottolinea comunque "un'emergenza sociale che va da Nord a Sud"

"Un'emergenza sociale". È così che Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa, definisce le aggressioni ai danni del personale del 118 che si stanno ripetendo con particolare frequenza a Napoli. "Con #NonSonoUnBersaglio abbiamo voluto lanciare un appello di civiltà e una svolta culturale", sottolinea a proposito della campagna che la Croce Rossa Italiana ha lanciato sulla questione.

"Soltanto nei giorni a cavallo tra il 2019 e il 2020 ci sono stati – sottolinea la Cri – aggressioni, furti e vandalizzazioni, se non distruzione, di ambulanze. E ancora, violenze fisiche e verbali, lancio di petardi, negli ospedali come nelle ambulanze, per strada, ovunque. Il tutto, ai danni di chi cerca di aiutarci, soccorrerci".

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Non un fenomeno ma "un grave allarme sociale", che "va da Nord a Sud, con la maglia nera che spetta alla città di Napoli". "Non sono un bersaglio" è partita dal 2018, ed è stato avviato un Osservatorio per raccogliere le denunce dei volontari Cri: la media, spiega Francesco Rocca, è di 7 segnalazioni al mese". "Dai dati emerge anche che, nel 71,21% dei casi, si tratta di violenze perpetrate durante il trasporto sanitario – conclude il presidente della Croce Rossa – Esiste una norma, già votata in Senato contro la violenza ai camici bianchi. Ma serve un cambiamento culturale, affinché dall'allarme sociale non si passi a una vera e propria 'guerra'".

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