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Cronaca Giugliano in campania

Medico di base picchiato. L'Ordine: "Non ne possiamo più"

Il commento della categoria dopo l'ennesima aggressione a un camice bianco. Questa volta, a farne le spese è stato un dottore di Giugliano

Calci, pugni e schiaffi a un medico di base. E' accaduto a Giugliano nella giornata di venerdì 10 marzo. Un'ondata di violenza arrivata da un paziente che pretendeva dal dottore la certificazione di cure e terapie cui l'uomo era stato sottoposto in pronto soccorso. Il medico di medicina generale ha cercato di spiegargli che tale documento doveva essere redatto da chi aveva somministrato le cure, quindi dal medico del pronto soccorso. Risposta che non deve essere piaciuta all'aggressore che ha cominciato a sferrare i colpi sul malcapitato camice bianco che, poi, è finito in pronto soccorso. 

Un'aggressione, l'ennesima, che porta ancora una volta i medici a lanciare l'allarme. "Ancora una volta ci troviamo a commentare un episodio brutale ai danni di un collega che come unica colpa ha quella di fare il proprio dovere" ha commentato Luigi Sparano, segretario provinciale Federazione italiana medici di medicina generale. "Troppo spesso – prosegue – i cittadini fanno ricadere sul medico di medicina generale compiti che non possono competergli. Si sfoga su di noi una rabbia sociale legata spesso anche ad una scarsa comprensione dei necessari meccanismi di diagnosi e cura".  

A chiarire, ancora una volta, i compiti dei vari livelli sanitari è il presidente dell'Ordine dei meidici di Napoli Bruno Zuccarelli: "Non esiste alcuna contrapposizione sul tema delle certificazioni tra medici ospedalieri e di medicina generale. Già nelle scorse settimane l’Ordine dei Medici ha fatto una Pec a tutte le strutture e, oggi ai colleghi, per ricordare quelli che sono gli obblighi di legge rispetto alle certificazioni. Quanto accaduto a Giugliano è inaccettabile e ingiustificabile, i cittadini devono comprendere quali sono i percorsi corretti e non possono pensare di usare la violenza per ottenere trattamenti di favore". 

Giorni non semplici per la Sanità napoletana, se si considera che sempre nella giornata di venerdì 10 marzo, è stato registrato un altro episodio di violenza nel pronto soccorso dell'Ospedale San Paolo. Come denunciato da Nessuno tocchi Ippocrate "...Intorno alle 4 c'è stata un aggressione in pronto soccorso da parte di familiari di una paziente, giunta già deceduta. I parenti hanno trasportato in ospedale questa donna, nonostante fosse già deceduta da diverse ore. Appena è stato loro comunicato il decesso, i familiari si sono scagliati contro chiunque avevano davanti colpendoli con spintoni e pugni, hanno persino rotto la porta di accesso al codice rosso". 

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