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Il bus non dà la precedenza: in tre lo inseguono, lo bloccano e minacciano l'autista (VIDEO)

Le immagini diffuse dalle organizzazioni sindacale ritraggono due uomini e una donna con una bambina in braccio che per diversi minuti tengono in "ostaggio" un mezzo dell'Anm: offese e minacce al conducente, pugni e schiaffi sul vetro.

Un autobus dell'Anm ostaggio per diversi minuti della rabbia di tre napoletani, due uomini e una donna. La scena, ripresa dal cnducente con un cellulare,si è verificata in via Galileo Ferraris. Sono volate offese e minacce all'autista e diversi pugni sono stati scagliati contro il vetro. Secondo la ricostruzione offerta dall'Usb trasporti, a scatenare la rabbia degli aggressori sarebbe stata la mancata concessione di una precedenza

"Linea R2 - spiega il sindacalista Marco Sansone - un tizio, alla rotonda di Via Galileo Ferraris, tenta di infilarsi contromano con la sua auto per evitare il traffico. L'autista dell'Anm, che ha già imboccato la rotonda, non può dargli la precedenza. L'automobilista non poteva subire questo affronto, così lo ha inseguito e gli ha tagliato la strada. Scene purtroppo non nuove per i conducenti degli autobus". 

Il video non mostra l'inseguimento, ma i minuti immediatamente successivi. A uscire prima dall'automobile è il più anziano dei due uomini che mentre offende l'autista del bus cerca di aprire il finestrino per raggiungerlo. Lo segue a ruota l'uomo più giovane che rivolge al lavoratore di Anm gesti e parole volgari. Poco dopo scende anche una donna, con una bambina in braccio, che si scaglia contro il vetro del mezzo. 

La scena continua per quattro minuti. L'autobus è fermo in mezzo alla strada e anche i passeggeri sono ostaggio dell'aggressione, non potendo scendere. Il finale è surreale, con la donna che dice di voler chiamare la polizia accusando il conducente di pedofolia. 

"Le forze dell'ordine sono intervenute e hanno allontato gli aggressori - informa Marco Sansone dell'Usb - L'Anm, che quando deve contestare un suo dipendente non perde mai tempo, trovi il tempo anche di difendere chi è vittima d queste situazioni".

Sull'episodio è intervenuto anche Orsa Trasporti: "Si è evitato il peggio solo grazie al sangue freddo del conducente - si legge in una nota della segreteria regionale - che è riuscito a proteggersi e a proteggere i viaggiatori in quel momento presenti sul mezzo, all’interno dello stesso evitando qualsiasi tipo di contatto con gli aggressori. Da parte nostra va piena solidarietà e vicinanza all’autista di oggi, a tutti i conducenti ed il personale di Front-line di tutte le aziende del Trasporto Pubblico che quotidianamente rischiano sempre in prima persona, semplicemente per svolgere il proprio lavoro e questa è una cosa non più tollerabile. A gran voce chiediamo a tutte le Istituzioni preposte e a tutte le Aziende di trasporto di costituire un tavolo permanente con la presenza delle Parti Sociali per mettere in piedi azioni realmente concrete, finalizzate a tutelare le lavoratrici ed i lavoratori del settore".

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