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Cronaca

Agente ucciso, il collega: “Ieri scherzava, era sereno”

Era sereno, per niente teso. Secondo quanto racconta un collega di Marco Mazzocchi, nulla sembrava, almeno nelle ultime ore di vita, preoccupare l'agente di polizia penitenziaria, vittima di un agguato a Varcaturo, nel Napoletano

Rimane ancora inspiegabile e inspiegata la morte di Marco Mazzocchi, l'agente di polizia penitenziaria freddato a colpi di pistola in un agguato a Varcaturo.

Secondo quanto racconta un collega di Marco Mazzocchi, nulla sembrava, almeno nelle ultime ore di vita, preoccupare l'agente di polizia penitenziaria, vittima di un agguato a Varcaturo, nel Napoletano. "Ieri ci siamo lasciati scherzando - racconta un collega arrivato sul posto dell'agguato - niente faceva presagire una tragedia del genere. Era sereno e doveva darmi il cambio". Il corpo di Mazzocchi è stato ritrovato accanto alla sua automobile: lo sportello dell'auto aperto e macchie di sangue dappertutto.

Anche Eugenio Sarno, segretario generale della Uil Pa Penitenziari, ricorda Mazzocchi come una persona equilibrata.
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