rotate-mobile
Cronaca Acerra / Contrada San Giovanni

Fuliggine oleosa ad Acerra: "Non è causata da inquinanti atmosferici"

Pubblici i risultati delle analisi dell'Arpac nell'ambito di controlli ambientali: "La presenza di patina scura sulla parte superiore delle foglie campionate è da ascrivere a fenomeni fitopatologici"

Resi pubblici i risultati degli esami analitici effettuati dall’Arpac ad Acerra in merito alle criticità ambientali del territorio. La Regione Campania ha trasmesso tutti i dati al Comune di Acerra. I documenti saranno anche consultabili, a partire da oggi (18 ottobre 2013) anche sul sito del Comune

Dalla relazione Arpac - si legge in un comunicato - sulle attività di prelievo dei campionamenti di fogliame effettuati in data 5 settembre, presso Contrada San Giovanni e Contrada Montesanto, in seguito alla richiesta del 29/08/2013 del Comune di Acerra, si evidenzia che “la presenza della fuliggine oleosa sulle foglie campionate sia da ascrivere a fenomeni fitopatologici piuttosto che a deposizione di inquinanti atmosferici”.

I risultati delle ulteriori analisi richieste sulle matrici dell’aria, predisposte per il monitoraggio con l’uso di deposimetri, saranno resi pubblici quando verranno consegnati all’Ente.

Gli accertamenti circa l’origine e la composizione di “fuliggine oleosa” depositatasi su piante ed edifici, in particolare su piante di cachi e limone, sono stati consegnati dai tecnici dell’Arpac al Laboratorio Fitopatologico della Regione Campania (Fitolab) di Napoli per effettuare esami batteriologici, entomologici, fitopatologici e virologici e al Dipartimento Tecnico dell’Arpac di Caserta per la ricerca di metalli pesanti ed idrocarburi policiclici aromatici (IPA) su superficie fogliare. Dagli accertamenti, come si legge dalla Relazione dell’Arpac, è risultato che “sia le foglie di cachi che di limone presentano un forte attacco dell’insetto degli agrumi (Dialeurodes citri) con scarsa presenza del suo antagonista naturale, il parassitoide Encarsia sp. Evidentemente proprio la scarsa presenza di quest’ultimo, dovuta sia alle condizioni meteoclimatiche sfavorevoli, che alla scarsa cura dei frutteti, ha favorito lo sviluppo abnorme di tale insetto. La conseguente produzione di melata, sostanza zuccherina, ha favorito l’insediamento della fumaggine indotta dai funghi dei generi Cladosporium e Alternaria, il tutto come si evidenza dal certificato rilasciato dal Fitolab.

Le analisi sui campioni per la ricerca di metalli e degli IPA hanno evidenziato che la loro concentrazione risulta inferiore al limite di rilevabilità, vale a dire che gli analiti determinati sono da considerare assenti. Inoltre, è stata eseguita anche un’osservazione microscopica della patina nerastra ricoprente le foglie costituenti i campioni che ha evidenziato la presenza massiccia di flora micotica mista a costituire la patina nerastra presente sui campioni”.

Come riportato dalla relazione a firma del Dirigente dell’Area territoriale Dott. Luigi Cossentino e del Dirigente UO Aria dott.ssa Giuliana Mazzei, “da quanto fin qui evidenziato, appare evidente che la presenza di patina scura sulla parte superiore delle foglie campionate sia da ascrivere a fenomeni fitopatologici piuttosto che a deposizione di inquinanti atmosferici”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fuliggine oleosa ad Acerra: "Non è causata da inquinanti atmosferici"

NapoliToday è in caricamento