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Accordo sicurezza, Lamorgese: "Nel 2022 più agenti per Napoli"

Siglato il patto tra il ministro dell'Interno, la Regione, il Comune e la Prefettura. Ma nel documento non vengono indicati finanziamenti, azioni concrete e tempi di realizzazione: "Questa è solo la cornice. Presto ci sarà il programma"

Si farà, si dirà, si valuterà. In che tempi e con quali soldi non è dato saperlo. L'accordo sulla sicurezza siglato a Napoli tra il ministro dell'interno Luciana Lamorgese, il sindaco Gaetano Manfredi, il presidente della Regione Vincenzo De Luca e il prefetto Claudio Palomba appare più una dichiarazione di intenti che un programma di azione. 

Al suo interno vengono posti i temi, ma non vengono indicate le azioni da compiere, i tempi in cui farlo né tantomeno i finanziamenti cui attingere. "Questa è solo una cornice e non si poteva pensare che fosse altro. Abbiamo stabilito un metodo di lavoro e nei prossimi appuntamenti stileremo un cronoprogramma" afferma la Lamorgese. L'unico elemento di concretezza fornito dal ministro è rappresentato dalle 263 nuove unità che nel 2022 rimpolperanno gli organici della polizia. In un tempo non meglio specificato, la Questura di Napoli passerà da 3.726 a 4.332 dipendenti. 

Gli altri argomenti sono gli stessi di sempre: devianza giovanile, camorra, videosorveglianza, occupazione abusiva degli immobili. Gli stessi al centro di tavoli di confronto con i ministri precedenti. Sulle telecamere si è appreso che il 15 per cento degli apparecchi installati in città non funziona per problemi tecnici o di bollette non pagate. Sul fronte malavita organizzata, la Lamorgese si è limitata a promettere massima attenzione su possibili infiltrazioni nella distribuzione dei fondi del Pnrr

Sull'occupazione illecita degli immobili ha annunciato l'individuazione di un pool di magistrati che opereranno esclusivamente sull'emergenza e ha invitato il Comune ha redigere un censimento, visto che a oggi Palazzo San Giacomo non ha ancora un'idea chiara della composizione del suo patrimonio. 

Luciana Lamorgese non ha dubbi: "Il patto funzionerà perché tutti vogliamo rendere Napoli una città più sicura". La variabile debole sarà il tempo a disposizione. A settembre 2022 comincerà la lunga campagna elettorale che porterà alle elezioni del nuovo parlamento nella primavera 2023. Il che vorrà dire nuovo Governo e, a prescindere dall'esito, nuovo ministro. Con il rischio di dover cominciare tutto daccapo.    

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