"Abbattete il ponte di San Giacomo dei Capri prima che cada"

Realizzato solo in parte e mai entrato in funzione, il ponte di San Giacomo dei Capri è nuovamente al centro delle polemiche dopo i tragici fatti di Genova.

“Chiediamo l’abbattimento del ‘ponte della vergogna’ di #SanGiacomodeiCapri – scrive sui social il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli – è un monumento allo spreco e allo sfruttamento scriteriato del territorio, oltre che all’incapacità politica e amministrativa di realizzare infrastrutture realmente utili per i cittadini".

Si tratta, secondo l'autore della denuncia, di "un vero e proprio simbolo dello sperpero di risorse pubbliche che negli anni ’80, periodo nel quale è stato realizzato, hanno consentito alla vecchia politica di arricchirsi a spese dei contribuenti. Il ponte che avrebbe dovuto collegare via San Giacomo dei Capri al Rione Alto rappresenta tutto questo. Non è mai stato completato e oggi restano solamente duecento metri di cemento e asfalto a imperitura memoria dello scempio che è stato perpetrato in quell’epoca".

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"Riteniamo assurdo – prosegue Borrelli – che nessuna delle amministrazioni che si sono avvicendate nel corso dei decenni abbia ritenuto necessario abbatterlo. Meglio tenerlo lì, in attesa che cada da solo? Non crediamo affatto che sia una scelta responsabile. Si potrebbe abbattere realizzando nell’area sottostante un parco verde coinvolgendo le realtà associative della zona".

Borrelli chiede anche che venga reso noto "chi ha prodotto questo scempio". "Se non si può abbattere per mancanza di fondi – conclude – potremmo realizzarne un monumento alla vergogna e alla cattiva amministrazione facendolo visitare ai cittadini e alle scuole".