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Un anno di cronaca: il Covid, le Vele, Maradona, San Gennaro | VIDEO

Un video che ripercorre in pochi minuti tutti i principali eventi di un 2020 dominato dalla pandemia ma nel quale non sono mancati altri episodi che resteranno nella mente dei napoletani

Che il 2020 potesse essere un anno difficile forse si sarebbe potuto comprendere già dal 14 gennaio, giorno in cui due treni della Linea 1 della metropolitana di Napoli si sono scontrati tra loro. Fortunatamente, non ci furono vittime. Fu quello il primo grande evento di cronaca di un anno che abbiamo provato a sintetizzare in questo video. 

Un anno, il 2020, che prima dello scoppio della pandemia aveva regalato anche la riattivazione del linea tramviaria di Napoli (31 gennaio), dopo circa un decennio, e l'inizio dell'abbattimento della Vela verde di Scampia (20 febbraio).

Dal 27 febbraio, però, anche la Campania piomba in un incubo chiamato Coronavirus, con Vincenzo De Luca che annuncia il primo possibile caso sul territorio regionale. Di li a pochi giorni, per Napoli ci sarà il primo coprifuoco (10 marzo). A fine mese, il 23 marzo, arriverà addirittura l'esercito per far rispettare le norme anti-Covid. 

Un barlume di speranza sembra arrivare nella notte tra il 6 e il 7 aprile, quando dal Nord-Est arrivano tra gli applausi i camion che trasportano i moduli del primo Covid Hospital cittadino. La struttura sarà aperta il 20 aprile, ma entrerà in fuzione solo a metà maggio, quando il picco dei contagi della prima ondata sarà già alle spalle. 

Maggio è il mese della ripartenza. Il 18 riaprono barbieri, parrucchieri e negozi di abbigliamento. Il 21 tocca ai ristoratori. Con l'avvento della Fase3, i cittadini possono tornare a spostarsi tra le regioni e in stazione centrale ci sono i ritorni dal Nord (3 giugno). L'incubo sembra scacciato tanto che quando il Napoli vince la Coppa Italia il 17 giugno, migliaia di tifosi si riversano per le strade fino a notte inoltrara senza creare alcun focolaio. Sono settimane più distese, ma la preoccupazione di riaffaccia con l'arrivo delle vacanze estive che rimescolano le carte. Così, dal 15 agosto, comiciano le file al Frullone per eseguire i tamponi su chi rientra dall'estero. 

Settembre è il mese della campagna elettorale per le regionali, ma il 14 un fatto di cronaca scuote la provincia di Napoli. Muore Paola Maria Gaglione, giovanissima abitante del Parco Verde di Caivano. La sua colpa è quella di amare un ragazzo transgender. Per questo motivo, fugge dal fratello in sella a un motorino finendo fuori strada e perdendo la vita. 

Il 22 settembre Vincenzo De Luca straccia la concorrenza e si conferma presidente della Regione Campania. Ma da quel momento, la regione piomba nella seconda ondata, che sarà ancora più dura della prima. File davanti alle ambulanze, ospedali che si riempiono. Le scuole, aperta il il 24 settembre, richiudono il 16 ottobre per la'umento dei contagi. 

Si va verso nuove misure restrittive. Viene annunciato il coprifuoco e il notte tra il 23 e il 24 ottobre, Napoli viene ferita dagli scontri tra forze dell'ordine e un manipolo di violenti che si erano infiltrati nella maniestazone dei commercianti. Gli ospedali sono sull'orlo del collasso. Il punto peggiore della seconda ondata si tocca il giorno 11 novembre, quando un uomo, sospetto Covid, viene ritrovato morto nel bagno del pronto soccorso del Cardarelli: scoppia uno scandalo nazionale. 

Anche sulla scia di quell'episodio, Napoli e la Campania diventano zona rossa dal 15 novembre. Ma il giorno 25 la città tutta scende in strada, nonostante il rischio contagio, per piangere la scomparsa di Diego Armando Maradona. Capannelli, commemorazioni, fiaccolate si susseguono per giorni. Lo Stadio San Paolo diventa Stadio Maradona. 

La Curia è protagonista del mese di dicembre. Il 12 viene annunciato il successore del vescovo Sepe: è Mimmo Battaglia. Il 16 si attende il terzo miracolo di San Gennaro, ma il Santo Patrono non compie il prodigio e il sangue resta solido. A fine mese si trona a parolare di Covid: è il 27 dicembre quando arrivano le prime dosi del Vaccino. 

Il 2020 ha ancora il tempo, però, di segnare a referto un'altra sciagura. Nella notte tra 28 e 29, una mareggiata invade via Partenope e sfascia i ristoranti del Lungomare. 

A questa carrellata di immagini andrebbero affiancati altri episodi di rilievo. Come le uccisioni di Ugo Russo e Luigi Caiafa, entrambi minorenni, le cui vite sono state spezzate da proiettili esplosi dalle forze dell'ordine. Non si può dimenticare la storia di Pasquale Apicella, poliziotto morto durante un un inseguimento a Calata Capodichino.

Infine, un pensiero andrebbe rivolto a tutte le vicende segnate dal Covid-19 che Napolitoday ha raccontato in questi mesi: famiglie distrutte, persone costrette in casa per settimane, spesso abbandonate da un sistema sanitario insufficiente. 

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