In tre non si fermano all'alt: 17enne ucciso da un carabiniere
I giovani protagonisti di un inseguimento. Secondo i militari il colpo sarebbe partito accidentalmente. La tragedia al Rione Traiano. Si ascoltano testimoni per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti
Nel corso di un servizio per il controllo del territorio i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Napoli hanno notato tre persone in sella ad uno scooter che stavano percorrendo con fare sospetto viale Traiano.
Come raccontato dai militari dell'arma i tre non si sarebbero fermati all'alt intimatogli e da qui è nato un inseguimento che si è concluso su via Cinthia, quando il conducente dello scooter in corsa ha preso un'aiuola perdendo il controllo del mezzo, urtando la "Gazzella" e cadendo a terra.
Dopo la caduta uno dei sospetti, inseguito da un carabiniere, è riuscito a fuggire a piedi facendo perdere le tracce. Mentre l'altro militare stava procedendo a bloccare e a mettere in sicurezza gli altri due, ha accidentalmente esploso un colpo con la pistola d'ordinanza che ha raggiunto uno dei sospetti, un ragazzo di 17 anni. Il giovane, Davide Bifolco, è stato soccorso e portato all'ospedale San Paolo dove è deceduto. L'Autorità Giudiziaria sta sentendo alcune persone per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti.
LA REAZIONE DEL QUARTIERE - Una notte difficile: la protesta della gente e due auto della Polizia distrutte.
LE PAROLE DEL FRATELLO - "E' stato un omicidio, non s'inventassero scuse. E' stato un omicidio". Così Tommaso, fratello della vittima.
IL PRECEDENTE - Lo scorso mese di luglio, nel Napoletano, un altro giovane rimase ferito a morte da un colpo esploso accidentalmente da un carabiniere. Nella notte tra il 30 e il 31 luglio, un rapinatore 27enne, Antonio Mannalà, fu ucciso a Cardito durante le fasi dell'arresto.