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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Chiaiano / Via Cupa del Cane

A Chiaiano l'altro 1° maggio: dal basso si discute di lavoro, ambiente e territorio

La Rete Commons propone per il quinto anno di seguito una festa dei lavoratori 'alternativa' a quella ufficiale e fa di nuovo centro: con Sodano si discute di bonifica dei territori avvelenati e di nuovi modelli di sviluppo

Scontri, tafferugli, divisioni. Ieri il Primo Maggio ufficiale, a Napoli, si è rivalato simbolico ed esplicativo della situazione di questo nostro Paese. Un'allegoria, una metafora di come stanno andando le cose in Italia: non c'è lavoro, la precarietà smodata e distruttiva viene contrabbandata come flessibilità eppure ci si ostina a festeggiare con megaconcertoni che poco (o nessuno) spazio lasciano al dibattito, alla proposta di un nuovo modello di sviluppo.

Ma Napoli, come tutte le altre città, ha molte anime, tante facce e sfaccettature, lo sappiamo. E si riorganizza, dal basso. A volte molto meglio di quanto si potrebbe fare 'dall'alto'. E' quello che accade da 5 anni a Chiaiano, durante la festa dedicata al lavoro e ai lavoratori e che s'intreccia a stretto filo con i temi dell'ambiente, della bonifica dei territori avvelenati e martoriati dalle pratiche criminali dello sversamento abusivo dei rifiuti speciali e dei roghi tossici.

Lo scorso anno, questo speciale primo maggio, incassò persino la presenza di un amatissimo scrittore partenopeo, Erri De Luca, che rispose con gioia all'invito della cittadinanza attiva del quartiere.

Una organizzazione dal basso, ripetiamo, fatta di associazioni, movimenti, comitati nati per la difesa dei beni comuni in un lembo di terra a confine tra città e provincia, che vede la cooperazione della cittadinanza attiva non solo del quartiere di Chiaiano, ma anche dei comuni di Mugnano e Marano, che per 4 anni hanno subito il dramma della discarica di Cava del Poligono (chiusa da oltre un anno, ma ancora in attesa di tombatura e bonifica). La manifestazione, infatti, prende vita allo storico Presidio Antidiscarica, a pochi metri dalla Rotonda 'Rosa dei venti', più conosciuta tra i residenti col soprannome di 'Titanic' per la sua singolare forma che ricorda quella di una grande barca.

Primo Maggio Chiaiano, la musica © V. Graniero/NapoliToday


Anche una festa, certamente: con canti, balli e performance artistiche. Ma anche la festa è mirata, studiata, organizzata con gruppi che da sempre propongono una musica popolare e di protasta o a favore dell'integrazione e della solidarietà, come 'e Zezi e gli 'o Rom. Insomma, anche dalla musica, a Chiaiano, viene fuori il vero spirito di questa giornata dedicata ai lavoratori e oggi, purtroppo, sempre più spesso a quelli che il lavoro non ce l'hanno.

Primo Maggio Chiaiano, i dibattiti © V. Graniero/NapoliToday


Il programma della manifestazione, anche quest'anno, è stato ricco e interessante, nemmeno il caldo eccezionalmente asfissiante ha fermato la perfetta organizzazione: al mattino via al mercato biologico con produttori locali, stand informativi sulla campagna per una proposta di Legge sui Rifiuti Zero (con tanto di raccolta firme), gruppi di acquisto solidale del territorio, associazioni culturali, stand dell'Associazione Resistenza con i prodotti del 'Pacco alla Camorra' e il vino prodotto sul Fondo Rustico A. Lamberti confiscato alla malavita organizzata, sportelli contro la violenza sulle donne, cucina casalinga (e anche vegana) a cura delle donne del Presidio, sempre pronte a lavorare su tutti i fronti (dal montaggio del palco alla preparazione di pasta al forno, pizze, rustici e prelibati dolci); il pomeriggio si è aperto con la divertentissima e impegnata musica del gruppo 'E Zezi, che hanno accompagnato una bellissima lezione di danza popolare a cura di Marilù Poliedro, alla musica e ai balli è seguito un importante dibattito su ambiente, lavoro e territorio, moderata dal giornalista e attivista Antonio Musella e al quale hanno preso parte Tommaso Sodano, vicesindaco di Napoli con delega all'ambiente, Serena Kaiser, attivista di Commons, il giornalista Giuseppe Manzo, Claudio Pellone, esponente dei Cittadini per un Piano alternativo dei Rifiuti, Salvatore Micillo, deputato del Movimento 5 Stelle e Peppe De Cristoforo, senatore di Sinistra Ecologia e Libertà. A chiudere questo primo maggio di Chiaiano sono stati i ragazzi di Scampia Trip, che si sono esibiti in una breve ma emozionante performance, seguiti infine dalla travolgente musica degli 'O Rom, che hanno nuovamente coinvolto la piazza in balli e divertimento con una musica capace, però, anche di fare riflettere.

Primo Maggio Chiaiano, gli stand © V. Graniero/NapoliToday


Il tutto, ovviamente, sempre all'insegna di una logica rigorosamente orientata ai 'Rifiuti Zero': utensili compostabili (piatti, bicchieri, posate), attenzione enorme alla differenziata, riutilizzo dei materiali e poi acqua pubblica gratis per tutti.

Entriamo nel dettaglio del dibattito: temi centrali sono stati l'ambiente e la bonifica dei territori avvelenati. Giornalisti ed attivisti hanno incalzato amministratori e politici, che non si sono tirati indietro. La discussione è stata ricca di spunti, dai toni forti (come forti sono gli argomenti trattati), ma si è svolta con grande pacatezza e tutti hanno avuto modo di esprimersi o fare domande. Gli attivisti hanno chiesto risposte e proposte concrete. La richiesta più importante fatta ai politici partenopei eletti al parlamento (Micillo e De Cristoforo) è quella di portare all'attenzione del governo il dramma campano, la necessità di intervenire immediatamente stanziando fondi per iniziare le bonifiche, perché non si può più perdere tempo prezioso, garantendo però proposte concrete. Tema che in questi anni non è stato affrontato con decisione dai governi in carica. Di questo si è parlato e chiesto anche a Sodano, sul ruolo che il Comune di Napoli può avere anche in quei contesti non di sua diretta competenza (la sanità ad esempio è di competenza regionale), sul pressing che si può e deve fare su Asl e altre istituzioni. E' emerso che il Comune mira ad una politica dei Rifiuti Zero, che si oppone con energia a nuove discariche o inceneritori a favore di impianti eco-sostenibili, come quello di compostaggio che dovrebbe sorgere nel quartiere di Scampia.

"Tralasciando il giudizio sul governo - ha spiegato Sodano -, al ministero dell'ambiente c'è Andrea Orlando che è stato qui e conosce bene la situazione campana e napoletana. Solo in città ci sono tre siti di interesse nazionale da bonificare, ci aspettiamo subito che si sblocchino i fondi per iniziare e per questo abbiamo subito chiesto un incontro con il ministro. Però come si fanno le bonifiche? A fare le bonifiche non possono essere gli stessi che hanno inquinato. Le bonifiche vanno fatte con organismi di controllo, osservatori di esperti indipendenti"

Dalle domande emerge anche la necessità di uno screening sulla salute della popolazione, per verificare a che stato di emergenza si sia arrivati, ma Sodano cerca di fare un salto in avanti "La conoscenza c'è già, sappiamo che qui si muore per cause ambientali, bisogna intervenire. Mi rivolgo soprattutto ai parlamentari 5 stelle perché in Parlamento ci si muova in fretta: per Bagnoli occorrono 170 milioni di euro per la bonifica, ce ne sono solo 50 nelle casse del Comune. Contestualmente si possono fare anche gli esami tossicologici sulla popolazione, ma il passo è l'intervento, sappiamo già cosa è successo, non diamo alibi per rimandare e non intervenire".

Il dibattito prosegue: si parla di istituire il reato ambientale come reato grave, di come proporre nuovi modelli di sviluppo, se è verosimile la riconversione dell'economia produttiva della provincia di Napoli e Caserta sui terreni avvelenati (colture alimentari ricovertite ad altri tipi di produzione 'no food') senza però trovare soluzioni generalizzate, di come superare la moderna e insopportabile dicotomia tra lavoro e salvaguardia dell'ambiente (si pensi all'Ilva di Taranto o a Bagnoli, solo per citare due esempi tra i tantissimi) e di aziende pulite in grado di entrare in nuova logica di sviluppo ed ecosostenibilità.

Due, infine, gli impegni richiesti e presi dai politici e amministratori: il piano strordinario di bonifiche ai siti avvelenati e la tombatura della discarica di Chiaiano

Un Primo Maggio, in definitiva, aperto a tutti, che ha affrontato i grandi temi importanti per il nostro territorio cercando di costruire proposte, di dare risposte. Un Primo Maggio certamente partecipato, ma non a sufficienza. Un Primo Maggio che avrebbe meritato un bagno di folla per lo spessore dei contenuti e la capacità di alternare riflessione e divertimento.

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