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A Napoli Giuseppe Iannotti apre 177Toledo: "Solo piatti di alta cucina partenopea"

Nello spazio museale delle Gallerie d'Italia dopo il caffè-bistrot Luminist e il cocktail bar Anthill sta aprendo 177Toledo, un ristorante di un grande chef che propone alta cucina napoletana

Per inquadrare l'apertura del nuovo ristorante 177Toledo di Giuseppe Iannotti a Napoli (raccontato da Iannotti stesso nella video intervista qui sotto nell'articolo) bisogna innanzitutto ammettere che Banca Intesa Sanpaolo, in special modo grazie alla sua longa manus culturale e artistica delle Gallerie d'Italia, si sta rivelando un sorta di inedito mecenate gastronomico in questo paese. Nelle sedi museali che il gruppo bancario ha via via aperto in tutta la nazione, si sono create le condizioni per aprire poli di ristorazione di primo livello, permettendo a grandi cuochi e ristoratori di portare ai consumatori un'offerta coerente, diffusa e significativamente superiore alla media per quanto riguarda musei e gallerie d'arte.

Banca Intesasanpaolo e la ristorazione

A Milano, in Piazza della Scala, le Gallerie d'Italia possono vantare la presenza di Alessandro Negrini e Fabio Pisani e di tutta l'esperienza del Luogo di Aimo e Nadia. C'è un ampio bar-gelateria, c'è un bistrot gastronomico e c'è anche l'indimenticabile possibilità di mangiare nel giardino di Alessandro Manzoni. A Torino invece, in piazza San Carlo, le Gallerie d'Italia hanno coinvolto i fratelli Costardi per la riapertura dello storico caffè in piazza e per la gestione del ristorante Scat-to. E poi, per completare questo inedito e robustissimo network goloso, c'è Napoli dove il gigantesco edificio anni Trenta dell'architetto Marcello Piacentini ha visto nel 2022 l'arrivo di chef Giuseppe Iannotti, uno dei cuochi e ristoratori più coraggiosi, determinati e visionari della sua generazione che pur mantenendo solide radici nel suo ristorante principale (il Krèsios a Telese Terme, sempre in Campania) si è gettato in prima persona in questa nuova avventura di ingenti proporzioni e di notevole ambizione. Qui a Napoli, tra l'altro, l'articolazione dell'offerta è ancora più complessa rispetto a Milano e Torino e le proposte sono almeno quattro.

Le offerte gastronomiche delle Gallerie d'Italia a Napoli

C'è Luminist che da solo ha due anime. Si raggiunge entrando nel museo e girando subito a sinistra. Dove si trova un caffè-pasticceria che in questo momento offre tra i migliori caffè e senza grandi dubbi la migliore scelta di lievitati da colazione di tutta Napoli. Per chi lo desidera c'è anche modo di fare una ricca colazione internazionale, con tanto di carta delle uova. A seguire nello stesso ambiente c'è il bistrot per il pranzo e la cena, con un'offerta di piatti che si ispirano alla classica ristorazione italiana (cotoletta alla milanese, 20€, o vitel tonné, 12€, ad esempio; ma c'è anche qualche spunto più contemporaneo e un menu degustazione a 70€) oltre che una carta firmata da Octopus che è il progetto di Iannotti dedicato alle preparazioni di mare (ceviche a 18€ o lobster roll a 28€) nato durante i tempi del covid come offerta allettante per un delivery gourmet.

Già il solo Luminist, aperto tutto il giorno, poteva bastare per dare un servizio ai visitatori del museo e agli impiegati della banca che comunque occupa ancora una buona porzione del palazzo. Ma si è deciso di fare di più. E allora il progetto food in collaborazione tra Iannotti e Banca Intesasanpaolo è tracimato conquistando l'ultimo piano del massiccio edificio. Qui un'intera ala del palazzo è stata destinata alla ristorazione. Le grandi cucine di preparazione, le celle frigo, i laboratori di pasticceria sono stati realizzati in spazi molto generosi. Poi si è riqualificato lo sconfinato terrazzo (oggi dotato di una serie di vasi di piante aromatiche, fragolaie, piccoli stagni per piante acquatiche e mini orti in vasca) e infine si è cominciato ad aprire al pubblico con offerte gastronomiche pensate per il tetto. Per questione di scelta e di sicurezza il quinto piano si raggiunge solo previa prenotazione, si supera il controllo all'ingresso e si viene accompagnati in vetta. Dove si scoprono altre due novità.

Il cocktail bar Anthill e il ristorante 177Toledo a Napoli

Da qualche tempo ha aperto il cocktail bar Anthill, formicaio in inglese. Oltre agli spazi all'esterno nel giardino-orto-terrazzo c'è un lungo bancone. Il menu arriva sotto forma di scatoletta di medicinali e oltre ai cocktail (15€) offre una bella selezione di tapas e una lunghissima scelta di pesce in scatola, conserve ittiche di provenienza spagnola e portoghese: "è un cocktail bar, ma in realtà sta lavorando come un ristorante, le persone vengono a cenare e c'è anche un menu degustazione a 60€" ci dice Iannotti. Anthill si colloca in un momento di buona fioritura dei cocktail bar di Napoli, testimoniato anche da questa mappatura.

Per cenare però c'è ora una possibilità in più visto che da martedì 6 giugno 2023 apre l'ammiraglia di questo hub gastronomico: il ristorante gourmet 177Toledo. Cosa sarà? Meglio ascoltare l'intervista qui sopra per scoprirlo, ma senz'altro si può semplificare dicendo che sarà un ristorante di alta cucina napoletana. Piatti d'autore, ripensati, rivoluzionati, sì, ma tutti con un'ispirazione profondamente radicata nella tradizione gastronomica della città. E in questo 177Toledo (coi suoi due i menu degustazione, uno da 4 portate a 120€ e uno da 7 portate a 170€ gestiti dallo chef resident Antonio Grazioli) si discosta decisamente dall'identità del principale ristorante di Iannotti, il Krèsios di Telese Terme dove questo cuoco-ristoratore ha iniziato 15 anni fa una carriera che oggi grazie a nuovi ambiziosi progetti acquisisce una struttura e una solidità che ne fanno un caso imprenditoriale da seguire e raccontare.

177Toledo

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