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Voltura e subentro: qual è la differenza e cosa sapere

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Quando si trasloca in una nuova casa, la voltura e il subentro nelle utenze sono operazioni fondamentali, ma in che consistono e qual è la differenza?

La voltura

La voltura (detta anche volturazione) consiste nella richiesta di modifica dell’intestatario di un'utenza che risulta ancora attiva. Se il contatore è confacente per potenza e il contratto di fornitura è in corso di validità si può attivare questa procedura. In genere è la scelta preferita da chi sottoscrive un contratto di locazione. 

Il subentro

Il subentro si ha quando, pur essendo presente un contatore e, quindi, il servizio è "allacciato", il contratto di fornitura risulta essere cessato. Serve quindi a riattivare la fornitura di una fornitura come avviene, ad esempio, in caso di compravendita di immobile da ristrutturare o locazione di un immobile presente da tempo sul mercato.

I tempi per entrambe le operazioni

In caso di voltura di servizi essenziali quali, ad esempio, luce o gas, bisogna presentare richiesta, attendere di essere contattati e quindi, entro due giorni lavorativi, comunicare tutte le informazioni richieste dal fornitore. Occorrono almeno altri due giorni lavorativi per completare l’operazione.

Nel caso del subentro, invece:

  • per la fornitura di energia elettrica, sono necessari 7 giorni lavoratori, con il fornitore che ha due giorni per inviare la richiesta e la società distributrice che ha altri 5 giorni a disposizione per l’attivazione;
  • per il gas, mediamente occorrono 12 giorni lavorativi: 2 per la richiesta del fornitore ed altri 10 per l’invio di un tecnico e l’attivazione dell’utenza.

I dati da fornire per subentro e voltura

Per attivare la fornitura servono alcuni dati fondamentali:

  • Dati personali: codice fiscale, copia del documento di riconoscimento, numero di telefono, indirizzo completo di scala, piano e interno del luogo di fornitura
  • Per l'energia elettrica occorre anche il codice POD, mentre per il gas bisogna fornire il codice PDR: sono i numeri identificativi dei contatori 
  • L’autolettura del contatore della luce o del gas
  • Le coordinate del conto corrente in caso di pagamento con questa modalità
  • L’indirizzo cui recapitare la fattura per il conguaglio (in caso di voltura) e se si opta per la modalità cartacea di comunicazione 
  • La potenza impegnata e l’autocertificazione di residenza anagrafica se si tratta di una bolletta dell'elettricità

I costi da sostenere

Ilcosto per la voltura o il subentro è diverso a seconda del tipo di contratto, anche se esistono modelli standard a seconda che si scelga come fornitore la maggiore tutela oppure il mercato libero. In caso di maggior tutela, sia per il subentro che per la voltura vanno pagati:

  • 25,51 euro per gli oneri amministrativi (IVA al 22%)
  • 23 euro come contributo fisso per il subentro (l’IVA è sempre al 22%)
  • 16 euro per l’imposta di bollo

Se invece si opta per il mercato libero, sia per il subentro che per la voltura i costi sono:

  • 25,51 euro di contributo fisso per gli oneri amministrativi
  • Una quota di servizio che viene decisa dal fornitore
  • L’eventuale imposta di bollo da 16 euro

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