Freddo e gelo: quando potremo accendere i riscaldamenti senza rischio di sanzioni
In moltissime città consentita l'accensione a partire dal 15 ottobre, ma non a Napoli
Più calano le temperature più aumenta il desiderio di accendere il riscaldamento. Ma i termosifoni non possono essere accesi solo perché si sente freddo: per legge, infatti, è necessario rispettare dei termini precisi che variano in base alla collocazione geografica delle città.
Quando si possono accendere i termosifoni
L’avvio ufficiale della stagione termica è fissato al 15 ottobre mentre la fine è in calendario il 15 aprile 2022. I sindaci possono decidere, in base alle condizioni meteo, se anticipare o posticipare l’accensione dei riscaldamenti.
L’accensione deve avvenire nella fascia oraria tra le 5 e le 23 e la temperatura va tenuta sui 20° C (con una tolleranza di 2° C) per un massimo di 14 ore al giorno, con la possibilità di frazionare l’orario giornaliero in due o più blocchi.
Quando si possono accendere i termosifoni città per città
Per quanto riguarda i riscaldamenti, l’Italia viene divisa in fasce climatiche, ognuna con un calendario differente.
15 ottobre - 15 aprile
- Zona F: non ci sono limitazioni di tempo ed orario e comprende le montagne delle Alpi, di Belluno e di Trento
- Zona E: i termosifoni possono rimanere accesi per un massimo di 14 ore e comprende le province di Alessandria, Aosta, Asti, Bergamo, Biella, Brescia e Como. E ancora da Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Novara, Padova, Pavia, Sondrio, Torino, Varese, Verbania, Vercelli, Bolzano, Ferrara, Gorizia, Modena, Parma, Piacenza, Pordenone, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini e Rovigo. Infine da Treviso, Trieste, Udine, Venezia, Verona, Vicenza, Arezzo, Perugia, Frosinone, Rieti, Campobasso, Enna, L’Aquila e Potenza
1 novembre - 15 aprile
- Zona D: i termosifoni possono rimanere accesi massimo 12 ore al giorno e comprende le province di Avellino, Ancona, Ascoli Piceno, Caltanissetta, Chieti, Forlì, Firenze, Genova, Grosseto, Isernia, Livorno e Lucca, Macerata, Massa Carrara, Foggia, Matera, Nuoro, Pesaro, Pisa, Pistoia, Prato, Pescara, Roma, Siena, Terni, Teramo, Vibo Valentia e Viterbo
1 novembre - 31 marzo
- Zona C: il riscaldamento può rimanere in funzione per un massimo di 10 ore nelle province di Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Imperia, Latina, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari e Taranto
15 novembre - 31 marzo
- Zona B: i termosifoni potranno rimanere accesi non più di 8 ore nelle province di Agrigento, Catania, Crotone, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa e Trapani
1 dicembre - 15 marzo
- Zona A: non si possono superare le 6 ore al giorno e comprende Porto Empedocle, le isole Linosa e Lampedusa
Cosa fare prima di accendere i termosifoni
Prima di accendere i termosifoni, per essere sicuri di avere un impianto sicuro e a norma, è necessario effettuare:
Manutenzione della caldaia
La manutenzione ordinaria della caldaia prevista per legge consente di
- avere un apparecchio efficiente
- prevenire eventuali guasti
- ridurre i consumi
- ridurre l’inquinamento
Manutenzione dei termosifoni
Prima dell’accensione devono essere controllati anche i termosifoni. Per farlo procedete in questo modo:
- spegnete la caldaia
- controllate che la pressione dell’acqua abbia un valore tra 1 e 2
- posizionate un contenitore sotto i termosifoni
- se la pressione è superiore al valore limite aprite le valvole di sfiato lentamente e fate uscire tutta l’aria, fino a quando non uscirà acqua
- controllate la pressione della caldaia e, se è troppo bassa, riportatela al valore ottimale
- Riattivate la caldaia
Prima di accendere il riscaldamento è opportuno dare una bella pulita ai termosifoni per eliminare sporco e polvere che, con il calore, potrebbero sollevarsi e diffondersi nell’ambiente aumentando il rischio di allergie.
Passate un panno in microfibra tra un elemento e l’altro aiutandovi con un aspirapolvere. Quindi lavate il termosifone con il vapore o con panno e detersivo per eliminare germi e batteri.
Individuare possibili guasti
Se quando l’impianto è attivo si riscontrano perdite di acqua o temperature differenti tra un radiatore e l’altro, è necessario contattare un professionista che individuerà il guasto e lo riparerà nel modo corretto.