rotate-mobile
Utenze

Imu: esenzione per entrambe le case dei coniugi che vivono in comuni diversi. La decisione della Corte Costituzionale

Esito scontato per i ricorsi contro gli accertamenti che da mesi il Comune di Napoli stava notificando a ritmo serrato

Con sentenza 209/2022 la Corte Costituzionale ha spazzato via oggi le contestate norme che finivano per negare l'esenzione dall'Imu per prima casa alle famiglie per qualsiasi motivo - studio, lavoro, etc - "spacchettate" in Comuni diversi.

Esattamente un anno fa, ad ottobre 2021, l'ultima novità in fatto di disposizione in materia, con la richiesta ai coniugi che vivono però in due diverse abitazioni di proprietà, situate in comuni diversi, di decidere quale casa escludere dall'Imu. Il problema è quindi diventato urgente quando la Corte di Cassazione ha deciso di negare l'esenzione Imu a entrambe le case di due coniugi che vivevano in Comuni diversi, aprendo la strada ad una raffica di accertamenti per recuperare imponibile.

Doppia esenzione e controlli

La Consulta in pratica ha disposto che il fisco non può essere nemico della famiglia e che marito e moglie che risiedono in due diversi Comuni, convivendo solo quando gli impegni di lavoro, studio o salute lo consentono, hanno diritto all'esenzione dall'Imu per entrambi gli immobili. Proprio come accade alle coppie di fatto, per le quali la doppia esenzione non è mai stata messa in discussione.

La decisione della Consulta non è tuttavia un via libera all'elusione, cioè al tentativo di non pagare l'imposta per la cosiddetta seconda casa, al mare, in montagna o semplicemente in una città d'arte. I Comuni, infatti, potranno verificare se la residenza è reale o invece fittizia attraverso appositi controlli, ad esempio monitorando i consumi di energia elettrica e gas.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Imu: esenzione per entrambe le case dei coniugi che vivono in comuni diversi. La decisione della Corte Costituzionale

NapoliToday è in caricamento