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Quando cucinare a gas fa male. Il punto in uno studio europeo

Da tempo i ricercatori avevano sollevato dubbi sulle conseguenze di quello che è il metodo di preparazione del cibo da noi più diffuso

L'Italia detiene il primato europeo per cucine a gas: quasi 7 su 10. Siamo talmente abituati a questo metodo di cottura da non metterlo assolutamente in discussione e guardare con diffidenza qualsiasi alternativa. Eppure da oltre 10 anni i ricercatori avvisano dei rischi connessi all'utilizzo del gas per cucinare senza adeguate accortezze, fino all'allarme contenuto negli studi più recenti, tra cui il rapporto “Exposing the Hidden Health Impacts of Cooking with Gas” realizzato dal gruppo no-profit per l’efficienza energetica CLASP e della European Public Health Alliance con il contributo dell’Organizzazione per la Ricerca Scientifica Applicata che attesta che la cottura a gas comporta il rilascio di sostanze inquinanti non innocue per la salute e più in generale per l’ambiente. Situazione che si aggrava in questi tempi di crisi, con il rincaro delle fonti energetiche e la tendenza a ridurre la ventilazione in casa nel tentativo di risparmiare sul riscaldamento.

Cucinare a gas: i rischi 

Per i ricercatori la combustione domestica del gas determina, tra l'altro, sintomi asmatici nei più piccoli: solo in Italia, nel 2022, si contano oltre 230mila casi che salgono a 700mila in area UE. E l’inquinamento indoor da cottura a gas comporterebbe costi per spese sanitarie valutati nelle Ue circa 3,5 miliardi di euro all’anno. Le sostanze rilasciate dalla combustione del gas con cui portiamo a cottura il cibo sono inoltre potenzialmente cancerogene: anidride carbonica, monossido di carbonio (CO), biossido di azoto (NO2) e metano incombusto (CH4), che restano a lungo in casa dopo che abbiamo "chiuso il gas".

Come difendersi

In attesa di avere un responso più chiaro dei livelli effettivi di rischio di esposizione a sostanze potenzialmente cancerogene, gli esperti consigliano alcune precauzioni basilari:

  • limitare la durata delle cotture;
  • evitare di surriscaldare l’olio;
  • stare attenti a non far gocciolare grassi sui fornelli;
  • ridurre le fritture;

e anche

  • sistemare i fornelli vicino alle finestre;
  • installare un impianto aspirante efficiente avendo cura di collocarlo nella giusta posizione rispetto ai fornelli;
  • aprire le finestre quando i fornelli sono accesi per consentire la dispersione degli agenti volatili;
  • accendere la ventilazione meccanica durante le cotture;
  • pulire regolarmente le cappe per mantenere i filtri al massimo dell'efficienza;
  • tenere finestre aperte e cappa accesa per almeno 10 minuti dopo che il fornello è stato acceso.

Gli scienziati avvisano poi che, anche quando non sono usati, i fornelli a gas potrebbero essere soggetti a infinitesimali perdite che finiscono tuttavia per generare concentrazioni di benzene fino a sette volte oltre il limite di esposizione raccomandato: occhio quindi alla manutenzione di tubi e manopole

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