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Martedì, 5 Dicembre 2023
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Depuratori per l'acqua di casa o dell'ufficio: dal Governo un bonus pari al 50% della spesa di acquisto e installazione

L'agevolazione varata per favorire l'installazione di sistemi di depurazione e filtraggio dell'acqua in casa e negli immobili adibiti ad attività commerciale in modo da ridurre l'utilizzo di contenitori di plastica

Per razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica, il Governo ha deciso di favorire, con un'apposita agevolazione, l'acquisto e l'installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare dell'acqua per il consumo umano erogata dagli acquedotti. L'agevolazione è strutturata nella classica forma del bonus o credito d'imposta.

Bonus acqua

Il bonus è fissato in misura del 50% delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 per l'acquisto e l'nstallazione dei sistemi di miglioramento della qualità dell'acqua erogata dagli acquedotti.

L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a

  • 1.000 euro per ciascun immobile ad uso abitativo
  • 5.000 euro per gli immobili  commerciali o adibiti ad attività istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.

Come richiedere il bonus

L’importo delle spese sostenute deve essere documentato da una fattura elettronica o un documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito.

Per i privati e in generale i soggetti diversi da quelli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento va effettuato con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti.

In ogni caso, per le spese sostenute prima della pubblicazione del Provvedimento n. 153000 del 16 giugno 2021, sono fatti salvi i pagamenti in qualunque modo avvenuti ed è possibile integrare la fattura o il documento commerciale attestante la spesa annotando sui documenti il codice fiscale del soggetto richiedente il credito.

L’ammontare delle spese agevolabili va comunicato all’Agenzia delle Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo al quello di sostenimento del costo inviando il modello tramite il servizio web disponibile nell’area riservata o i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate.

Dopodiché, il bonus potrà essere utilizzato in compensazione tramite F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e in quelle degli anni successivi fino al completo utilizzo del bonus.

Le informazioni sugli interventi andranno trasmesse in via telematica all’Enea.

Come si presenta la domanda

La comunicazione deve essere presentata all’Agenzia delle entrate, in via telematica, utilizzando il presente modello, direttamente dal beneficiario o tramite un intermediario di cui all’articolo 3, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, mediante:

  1. il servizio web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate;
  2. i canali telematici dell’Agenzia delle entrate, nel rispetto dei requisiti definiti dalle specifiche tecniche.

A seguito della presentazione della comunicazione è rilasciata una ricevuta che ne attesta la presa in carico, ovvero lo scarto a seguito dei controlli formali dei dati in essa contenuti. Il modello e le relative istruzioni sono reperibili sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it./

Considerato che il tetto per la spesa complessiva è di 5 milioni di euro l’anno, l’Agenzia delle Entrate calcolerà la percentuale rapportando questo importo all’ammontare complessivo del credito d’imposta risultante da tutte le comunicazioni validamente presentate. Questo significa che le risorse messe a disposizione potrebbero non essere sufficienti a coprire il fabbisogno se la risposta dei contribuenti dovesse essere molto alta 

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